Pescara, al via la rimozione del calice di Toyo Ito

16 Settembre 2013

In piazza Salotto cominciano i lavori per portare l’opera a Pomezia. Mascia: la città e l’autore decideranno dove ricollocarlo. La rimozione costa 27 mila euro 

PESCARA. Il calice di Toyo Ito sta per lasciare piazza Salotto. Stamattina sono cominciate le operazioni di messa in sicurezza dell’opera sfortunata del maestro giapponese andata in frantumi nel febbraio 2009, 64 giorni dopo la sua inaugurazione. Il calice alto 5 metri – una struttura in polimetilmetacrilato – tornerà dove è stato creato, nello stabilimento di Pomezia della Clax Italia, la ditta che ha materialmente realizzato il calice e che si occuperà, adesso, della revisione della gabbia di acciaio e metallo che racchiude l’opera dal giorno della sua rottura. Dopo la revisione sarà decisa la nuova collocazione «con la città e con il suo ideatore», spiega il sindaco Luigi Albore Mascia.

Occorreranno alcuni giorni prima che il calice lasci la piazza perché, come illustra ancora il sindaco «prima di procedere con il trasporto sarà necessario adottare ogni forma di cautela per garantire la conservazione della struttura: procedura che richiederà alcuni giorni di intervento». Alle prime operazioni di oggi partecipano i periti di parte nominati dalla Clax, dal maestro Toyo Ito, il perito incaricato dal tribunale, l'architetto Domenico Lucarelli e i tecnici del Comune. La spesa per il trasferimento verrà coperta per 22 mila euro dal Comune – proprietario dell'80 per cento del manufatto – e per 5 mila 500 euro dalla Caripe.

Le operazioni di rimozione dureranno 4, 5 giorni: si parte dalla messa in sicurezza da parte della Clax Italia a cui il Comune ha anche riservato alcuni stalli di sosta a ridosso di piazza della Rinascita per agevolare la movimentazione dei mezzi. «Mentre lo Huge Wineglass sarà a Pomezia», illustra il sindaco, «continueremo a valutare le varie ipotesi e proposte di delocalizzazione per individuare con la città la futura sistemazione del manufatto, comunque da concordare con Clax Italia e con l'architetto Ito, una sistemazione che, tenendo conto delle condizioni del manufatto, sia comunque tale da garantirne la giusta dignità e il decoro».

Complessivamente il trasferimento costerà 27mila 500 euro: ossia 6mila 500 euro per la sistemazione con controllo e rinforzo perimetrale della gabbia metallica, 18mila 800 euro per il sollevamento, la rotazione e il posizionamento dell'opera su un autocarro idoneo e con il noleggio di due autogru per il sollevamento e infine 2mila 200 euro per la costruzione di un basamento in acciaio per adeguare lo stesso stabilimento a ospitare una struttura del peso di 24 tonnellate. ©RIPRODUZIONE RISERVATA