Pescara, Alessandrini festeggia e pensa alla nuova giunta: la metà degli assessori saranno donne

Prima conferenza stampa del neo sindaco che si gode una doppia vittoria: aver “sbaragliato” Mascia (66,3% contro 33,7%) che lo sconfisse cinque anni fa

PESCARA. Una vittoria che vale doppio. Marco Alessandrini si gode l’elezione a sindaco di Pescara. E la vittoria al ballottaggio vale doppio. Anzitutto perché ha sbaragliato la concorrenza, l'uscente Luigi Albore Mascia, ricandidato dal centrodestra dopo cinque anni di governo della città - 66,3% contro 33,7%. Poi perchè proprio da quello che ora diventa il suo predecessore, lo superò nelle elezioni del 2009. Molto serenamente, ora, Alessandrini annuncia di essere pronto ad aprire le sue stanze «al confronto e al dibattito» e si è subito messo al lavoro per formare la nuova giunta: una giunta in cui almeno metà degli assessori saranno donne.

«Sarà pronta per la convocazione del primo consiglio comunale e sarà ispirata da discontinuità, rinnovamento e competenza; almeno quattro dei 9 componenti saranno donne», afferma il neo primo cittadino del capoluogo adriatico illustrando i suoi programmi per la città. Nel corso della sua prima conferenza stampa da sindaco, Alessandrini ha parlato dei grandi temi che hanno fatto discutere Pescara, dalla pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele al progetto Filò, la filovia che collegherà il capoluogo adriatico e Montesilvano, e si è soffermato più volte sul concetto di «sostenibilità delle operazioni», annunciando verifiche ed approfondimenti.

Alla domanda su come si porrà la nuova amministrazione nei confronti del Movimento 5 Stelle, Alessandrini ha affermato che «i grillini sono una novità perchè è la prima volta che entrano in Consiglio comunale; come saranno lo scopriremo presto». Oltre all'analisi della finanza comunale, il primo provvedimento, di tipo «simbolico», che il nuovo sindaco intende adottare è la rimozione dei tornelli all'ingresso di Palazzo di Città.

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