la tragedia

Pescara, anziano finisce in mare, trovato morto nel porto canale

Domenico Di Tillio è scomparso da cinque giorni, il corpo ripescato nel porto canale attende il riconoscimento ufficiale

PESCARA. È giallo sulla morte di un uomo che il personale della Capitaneria di Pescara ha ripescato nella tarda serata di ieri nelle acque del porto canale. Si tratterebbe di Domenico Di Tillio, un 79enne che si è allontanato da casa qualche giorno fa e del quale è stata denunciata la scomparsa il 28 giugno, ma non ci sono ancora certezze a questo proposito. A segnalare la presenza del corpo in acqua sono state delle persone che si trovavano sul molo e, dopo aver notato qualcosa di strano, hanno fatto avvicinare una imbarcazione, per avere la certezza che si trattasse di un cadavere, dopodiché è stato lanciato l’allarme alla Capitaneria, che si è attivato per ripescare l’uomo.

Sul posto è arrivato anche il personale del 118 e quello della polizia, che ha collaborato con la Capitaneria, e nei minuti successivi al recupero sono stati avviati gli accertamenti per arrivare all’identificazione dell’anziano. Esaminando la denuncia di scomparsa arrivata nei giorni scorsi e la foto di Di Tillio, che si è allontanato e ha fatto perdere le tracce, si è temuto che possa essere proprio lui ma fino a notte le conferme sull’identità del morto non sono arrivate e comunque sono legate al riconoscimento ufficiale, affidato ai familiari. Di Tillio, detto Baffone, si è già allontanato a giugno del 2011 ed è stato rintracciato dalla polizia dopo qualche giorno in un hotel del centro storico di Senigallia. Del caso di questo ex infermiere, vedovo, si era occupata all’epoca anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, contattata dalla figlia.

Nella tarda serata di ieri i dubbi erano ancora tutti in piedi e senza una risposta definitiva non solo sulla identità del cadavere ma anche su come sia finito in mare l’anziano, che indossava jeans, camicia e un gilet da pescatore. Al momento sono aperte tutte le ipotesi: non si esclude che l’uomo sia caduto accidentalmente in acqua, magari per un malore o perché precipitato all’improvviso, ma non si può neppure scartare la tesi che si sia gettato intenzionalmente.

L’ispezione del medico legale, effettuata sul molo sud, ha comunque escluso una morte violenta. Nel corso di una prima ispezione cadaverica non sono emersi, infatti, segni particolari sul corpo dell’anziano, a parte una ferita sulla fronte e delle escoriazioni, che sono comunque compatibili con la caduta accidentale.

È chiaro invece che l’ottantenne sia rimasto in acqua a luno, pare da giorni, e lo dimostra lo stato in cui è stato trovato il corpo. Il suo orologio era fermo alle ore 16.50 e il datario bloccato sul giorno 31, ma si tratta solo di dettagli di una vicenda ancora tutta da chiarire. Il corpo è stato trasferito in obitorio e da lì arriveranno le risposte sia sulle cause della morte che sull’identità dell’uomo.

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