Pescara, auto incendiata in mezzo alle case di San Donato

Rogo doloso in Via Basento, i residenti scendono in strada

PESCARA. Una tanica contenente del liquido, abbandonata a poca distanza da un’auto incendiata. È questo l’elemento che, per la polizia, riconduce alla possibile origine dolosa del rogo che ieri pomeriggio ha mandato in fumo il vano motore di una Panda vecchio tipo parcheggiata in via Basento.

Sono stati i vigili del fuoco, allarmati dai cittadini che hanno notato le fiamme, a spegnere rapidamente l’incendio, impedendo che avvolgesse completamente l’auto e limitando i danni. Non ci sono, infatti, altri mezzi o strutture interessati al rogo, scoppiato nel cortile di un palazzo verso le 17.

Sul posto è arrivato anche il personale della squadra volante, diretto da Dante Cosentino, chiamato ad accertare le cause dell’accaduto per poi risalire ad eventuali responsabili. Il ritrovamento della tanica non lascia molti dubbi sul fatto che l’incendio sia stato appiccato volutamente da qualcuno. Ma ora si punta a capire chi sia stato e perché. La macchina viene utilizzata da un 40enne, un uomo già noto alle forze dell’ordine, anche se è intestata alla madre, e proprio ascoltando queste persone si cercherà di capire cosa ci sia alla base del gesto, che avrebbe potuto distruggere la macchina, e che tipo di messaggio ci sia dietro un episodio del genere.

I primi accertamenti sono stati effettuati nella zona dove è scoppiato il rogo, a partire da via Basento, la strada che collega via Rio Sparto a via San Donato, per appurare se ci siano telecamere e che possono aver ripreso qualche movimento sospetto. A quanto pare, però, in quell’area non esisterebbero impianti di videosorveglianza. Si punta anche a verificare se l’autore o gli autori dell’incendio siano stati notati da qualcuno. Al momento non sono stati rintracciati testimoni, ma non si esclude che qualcuno si faccia avanti nelle prossime ore.

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