Pescara Città dello sport Tredicimila firme per attivarela commissione d'inchiesta

Secondo esposto in procura contro Albore Mascia. Fli: vogliamo sapere dove sono i soldi del Comune

PESCARA. Sono 13, finora, i consiglieri che hanno firmato la richiesta per l'istituzione di una commissione speciale d'inchiesta sulle spese sostenute dal Comune per il titolo di Città europea dello sport 2012. Ma sono in arrivo altre firme. Il documento è stato presentato ieri al presidente del consiglio comunale Roberto De Camillis, nelle stesse ore in cui il capogruppo di Fli Massimiliano Pignoli ha consegnato in procura l'esposto contro il sindaco Albore Mascia, in qualità di presidente del comitato organizzatore, accusato di non voler rivelare, nonostante le numerose richieste, le spese sostenute dal Comune per il titolo. E' la seconda denuncia in soli due giorni. Lunedì scorso, ne aveva presentata una anche il capogruppo dell'Idv Adelchi Sulpizio per lo stesso motivo.

TREDICI FIRME.
Dove sono finiti i 110mila euro che il Comune ha versato finora al comitato e dove finiranno gli altri 350mila euro previsti nel Piano triennale delle opere pubbliche? E' questa la domanda che si pongono i consiglieri del centrosinistra firmatari della richiesta per l'istituzione di una commissione speciale. Erano sufficienti 10 firme, ne sono arrivate 13. I nomi sono quelli di Adelchi Sulpizio e Fausto Di Nisio (Idv), Moreno Di Pietrantonio, Enzo Del Vecchio, Gianluca Fusilli, Florio Corneli, Giuliano Diodati, Alberto Balducci, Antonio Blasioli, Paola Marchegiani (Pd), Massimiliano Pignoli (Fli) e Giovanni Di Iacovo (Sel).

«I sottoscritti consiglieri», si legge nel documento, «ai sensi degli articoli 23 dello Statuto e 13 del Regolamento consiliare, chiedono l'istituzione di una commissione d'indagine per lo svolgimento dei seguenti accertamenti: ricostruzione documentale di tutto l'iter amministrativo della candidatura di Pescara a Città europea dello sport 2012; ricostruzione documentale di tutte le spese sostenute dal comitato promotore e dal Comune per la candidatura; ricostruzione documentale di ogni altro elemento utile a conoscere l'indirizzo delle risorse del Comune per l'organizzazione».

ESPOSTO DI FLI.
Mascia, nonostante l'invito rivoltogli da Idv e Fli in più occasioni a rendere pubblica la documentazione relativa alle spese, non ha mai risposto. Proprio su questa «mancanza» si basano le denunce presentate in procura. «Il Comune», hanno spiegato ieri il capogruppo Massimiliano Pignoli e il coordinatore cittadino di Fli Fabio Di Paolo, «ha sborsato finora ben 110mila euro, mentre Firenze, per lo stesso titolo, ha speso solo 1.900 euro. Un esborso così ingente deve essere motivato: non è possibile che i cittadini che non riescono a trovare un lavoro e ad arrivare alla fine del mese debbano assistere a feste e festarelle». Fli nel suo esposto chiede alla procura di valutare se dovessero ravvisarsi eventuali «reati penali». «Siamo costretti a rivolgerci alla magistratura per dei documenti», ha concluso Di Paolo, «ma stiamo valutando anche un ricorso al Tar contro il silenzio dell'amministrazione».

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