Pescara, delitto Jennifer: fatale la coltellata alla gola

L’autopsia ha ricostruito l’aggressione da parte di Davide Troilo. Ris nella casa del delitto per 11 ore. Venerdì 9 dicembre i funerali
PESCARA. La coltellata al collo ha ucciso Jennifer Sterlecchini, la 26enne morta venerdì scorso nell’appartamento di via Acquatorbida dopo una violenta discussione con il fidanzato, Davide Troilo, 32 anni, che lei aveva lasciato pochi giorni prima mettendo fine a una relazione andata avanti per tre anni. Ma la giovane è stata colpita anche altre volte, come emerso nel corso dell’autopsia eseguita ieri pomeriggio, all’ospedale di Chieti, dal medico legale Ildo Polidoro. Sull’esame, andato avanti per quattro ore e finalizzato a capire quanti colpi siano stati inflitti alla giovane e che tipo di percosse abbia subito prima dell’accoltellamento, c’è il più stretto riserbo, imposto dal pm che sta coordinando le indagini, Silvia Santoro.
Ieri è stata anche la giornata dell’arrivo dei carabinieri del Ris di Roma nell’abitazione di via Acquatorbida dove Jennifer viveva con Davide e dove ha trovato la morte. Il Reparto investigazioni scientifiche ha passato al setaccio la scena del delitto dalle 10.30 circa fino alle 21.30, repertando numerose tracce e utilizzando anche la tecnologia laser. Terribile la scena che si sono trovati di fronte i soccorritori, che pensavano di poter salvare Jennifer dopo la lite con il fidanzato a cui ha assistito, a distanza, la madre di lei, che stava aspettando la figlia in strada per completare il trasloco e ha chiesto aiuto ai vicini, quando l’ha sentita urlare, non potendo entrare nell’appartamento perché la porta era stata chiusa. La commessa era a terra, con il coltello tra le gambe. Nel corridoio c’era sangue ovunque, non solo sul pavimento ma anche sulla parete vicina alla porta d’ingresso, ed è verosimile che la giovane sia stata trascinata, considerato che c’era sangue anche su scarpe e caviglie. Proprio su queste e altre tracce dovranno lavorare gli uomini del Ris per ricostruire gli ultimi istanti di vita della 26enne, che quel giorno indossava un maglioncino scuro, i fuseaux e scarpe da ginnastica. All’avvio del lavoro del Ris hanno assistito il maggiore Massimiliano Di Pietro, alla guida del Nucleo investigativo dell’Arma, e l’avvocato Mirco D’Alicandro, che si occupa della difesa di Troilo. Domani i funerali, alle 14.30, nella chiesa del Beato Nunzio Sulprizio, in via Volta. Poco prima, alle 14, il feretro farà tappa davanti a casa di Jennifer, in via Lago Sant’Angelo. (f.bu.)
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