Pescara, duna nella riviera sud: stop del consiglio ai lavori

La maggioranza approva ordine del giorno che invita la giunta a fermare l’appalto per la riviera sud

PESCARA. Dopo corso Vittorio e la filovia, ora il centrosinistra rimette in discussione anche la realizzazione della duna sulla riviera sud, progettata e appaltata dalla precedente amministrazione Mascia. Ieri, il consiglio ha approvato (con19 sì e 9 no) un ordine del giorno, presentato dal Pd, che invita il sindaco Marco Alessandrini e la sua giunta «a soprassedere dalla realizzazione dei lavori di completamento e valorizzazione urbana del lungomare sud, riprogrammando le relative risorse economiche per l’esecuzione di interventi finalizzati a risolvere le criticità emergenti della zona di Porta Nuova e l’intervento di completamento del lungomare sud».

Un’iniziativa, che ha valenza soprattutto politica, ma che lascia intendere le intenzioni della maggioranza riguardo al progetto di completamento della riqualificazione della riviera di Porta Nuova. Progetto, da un milione 400mila euro, che ruota attorno alla realizzazione della duna. Un passaggio che in parte si svilupperà in forma interrata con un tunnel di collegamento per il passaggio delle auto, e in parte in superficie, separando in maniera netta il percorso carrabile da quello destinato ai pedoni e ai ciclisti. La duna sarà interamente ricoperta di verde, creando così, senza soluzione di continuità, un collegamento tra la Riserva naturale dannunziana e il lungomare, con un passaggio dall’erba alla sabbia.

Per contestare questo progetto è nato persino un comitato cittadino, il cui portavoce Carlo Gaspari è ora il consigliere comunale del Pd promotore dell’ordine del giorno per fermare i lavori della duna. «Abbiamo chiesto il ritiro di questa proposta», ha detto Gaspari, «ora invitiamo sindaco e giunta a fermare i lavori e a riprogrammare l’intervento». «Davanti a questo progetto faraonico, c’è una riserva naturale dove non è possibile fare nulla», ha fatto notare Piernicola Teodoro (Lista Teodoro), favorevole all’iniziativa del Pd, «invece di spendere 1,4 milioni di euro per un sottopasso, sarebbe bene utilizzare questi soldi per la manutenzione delle strade». «Questo è un progetto che la città non ha capito», ha osservato Marco Presutti (Pd), «noi non intendiamo demolire l’opera, perché non è stato ancora costruito nulla, intendiamo fermare ciò che non è stato realizzato».

Dura la reazione del centrodestra durante il dibattito in aula. «La nostra idea è quella di vedere la pineta che si estende sino al Ponte del mare», ha spiegato Carlo Masci (Pescara futura), «ricordo che questi lavori sono stati già appaltati e non si può più tornare indietro, se non pagando una forte penale». «Compito di un’amministrazione è quello di guardare avanti, perché questo ordine del giorno non determinerà alcun effetto dal punto di vista amministrativo», ha avvertito Marcello Antonelli (Forza Italia). Di parere diverso il Movimento 5 Stelle. «Questo è un intervento particolarmente oneroso», ha fatto notare Erika Alessandrini, «ci trova d’accordo fare un’azione per riuscire a stornare i soldi, previsti per la duna, per altre necessità. Ci ha detto il dirigente che non ci saranno penali, ma vorremmo avere maggiori garanzie su questo punto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA