Pescara, eroina nel cortile della chiesa

Mezzo chilo di droga nascosta nel contatore del gas della chiesa della Madonna del fuoco, tre arresti
PESCARA. Le possibilità erano due. O quei tre rom avevano avuto una crisi mistica oppure quel via vai continuo con la chiesa della Madonna del Fuoco non era questione spirituale. Ma questione di droga, nascosta nel cortile della chiesa.
L'ipotesi buona era la seconda. Perchè ad attirare i Bevilacqua in parrocchia non era la fede, ma un involucro con 500 grammi di eroina infilato in un contatore del gas, nel cortile della chiesa. Ad arrestare i tre, due sorelle e loro zio, sono stati gli uomini dell'antidroga della Squadra Mobile di Pierfrancesco Muriana.
Agli investigatori era arrivata voce che Vincenzo Greco, 23 anni e le nipoti Rosa Bevilacqua, 23 anni e Franca Bevilacqua, 22 anni si facevano vedere molto spesso, troppo spesso, nel cortile della parrocchia di via Stradonetto.
Essendo «poco inclini a credere a vocazioni religiose improvvisate», ha spiegato Dante Cosentino della Mobile, gli investigatori si sono appostati sotto casa dei tre, in via Sacco, e li hanno tenuti d'occhio per un po'.
Un'operazione non proprio facilissima in un quartiere come Rancitelli, controllato palmo a palmo dai membri del clan. La famiglia, tra l'altro, secondo gli investigatori teneva sott'occhio costantemente anche il nascondiglio della droga: accanto alla chiesa, infatti, c'è la casa di alcuni parenti dei tre arrestati. Che a tutte le ore del giorno e della notte stanno in strada, e a volte si mettono anche con le sedie sul marciapiedi per stare più comodi.
Martedì sera, intorno alle otto, gli investigatori dell'antidroga del sostituto commissario Nicolino Sciolè hanno notato che i tre si muovevano da casa verso la parrocchia.
Uno degli agenti, nascosto nel cortile attiguo, ha visto l'uomo prendere dal contatore un beauty rosa shocking mentre le due ragazze facevano da palo.
I tre sono stati fermati subito dopo. Nel beauty i poliziotti hanno trovato un bilancino di precisione e 500 grammi di eroina. Il grosso della droga era in panetti ancora sigillati. Greco è stato portato nel carcere di San Donato, le due donne a Chieti. Tutti e tre sono a disposizione del pm Paolo Pompa.
L'ipotesi buona era la seconda. Perchè ad attirare i Bevilacqua in parrocchia non era la fede, ma un involucro con 500 grammi di eroina infilato in un contatore del gas, nel cortile della chiesa. Ad arrestare i tre, due sorelle e loro zio, sono stati gli uomini dell'antidroga della Squadra Mobile di Pierfrancesco Muriana.
Agli investigatori era arrivata voce che Vincenzo Greco, 23 anni e le nipoti Rosa Bevilacqua, 23 anni e Franca Bevilacqua, 22 anni si facevano vedere molto spesso, troppo spesso, nel cortile della parrocchia di via Stradonetto.
Essendo «poco inclini a credere a vocazioni religiose improvvisate», ha spiegato Dante Cosentino della Mobile, gli investigatori si sono appostati sotto casa dei tre, in via Sacco, e li hanno tenuti d'occhio per un po'.
Un'operazione non proprio facilissima in un quartiere come Rancitelli, controllato palmo a palmo dai membri del clan. La famiglia, tra l'altro, secondo gli investigatori teneva sott'occhio costantemente anche il nascondiglio della droga: accanto alla chiesa, infatti, c'è la casa di alcuni parenti dei tre arrestati. Che a tutte le ore del giorno e della notte stanno in strada, e a volte si mettono anche con le sedie sul marciapiedi per stare più comodi.
Martedì sera, intorno alle otto, gli investigatori dell'antidroga del sostituto commissario Nicolino Sciolè hanno notato che i tre si muovevano da casa verso la parrocchia.
Uno degli agenti, nascosto nel cortile attiguo, ha visto l'uomo prendere dal contatore un beauty rosa shocking mentre le due ragazze facevano da palo.
I tre sono stati fermati subito dopo. Nel beauty i poliziotti hanno trovato un bilancino di precisione e 500 grammi di eroina. Il grosso della droga era in panetti ancora sigillati. Greco è stato portato nel carcere di San Donato, le due donne a Chieti. Tutti e tre sono a disposizione del pm Paolo Pompa.
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