Giubileo, gli studenti dell’Istituto Alberghiero De Cecco in udienza dal Papa

Delegazione composta da 600 persone domani in Vaticano. Durante l'incontro il pontefice impartirà una benedizione speciale alla targa di intitolazione della nuova Aula Magna dell'Istituto, dedicata all'imprenditore Peppe De Cecco, recentemente scomparso
Sarà composta da circa 600 persone la delegazione dell'istituto Alberghiero Ipssar 'De Cecco' di Pescara che domani, 5 novembre, sarà ricevuta in udienza da Papa Leone XIV in occasione del Giubileo 'Insieme per educare alla Pace al Dialogo', nella Sala Nervi in Vaticano. A guidare la rappresentanza, formata da studenti, docenti, personale e genitori, sarà la dirigente scolastica Alessandra Di Pietro. Durante l'incontro il pontefice impartirà una benedizione speciale alla targa di intitolazione della nuova Aula Magna dell'Istituto, dedicata all'imprenditore Peppe De Cecco, recentemente scomparso. "Vivremo un momento di profonda emozione - ha spiegato Di Pietro - quando il Santo Padre benedirà la targa in memoria di un imprenditore illuminato, da sempre vicino alla nostra scuola e ai valori che essa rappresenta, come la tutela e la valorizzazione del Made in Italy attraverso l'enogastronomia". L'iniziativa è promossa in collaborazione con la Libreria San Paolo, rappresentata dal direttore Antonio Di Giosafat, referente dei Cooperanti Paolini, e con il patrocinio del Tribunale Ecclesiastico per l'Abruzzo e il Molise, presieduto da don Antonio De Grandis, e di Radio Speranza. Alla delegazione prenderà parte anche il presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis. "La partecipazione al Giubileo - ha aggiunto la dirigente - è un'occasione per ribadire l'impegno della comunità educante nella promozione dei valori universali di pace, fratellanza e dialogo. In un contesto globale segnato da crisi e conflitti, il nostro incontro vuole essere un segno concreto di speranza, di apertura e di accoglienza". L'istituto 'De Cecco' sottolinea, inoltre, la valenza simbolica del proprio contributo. "Come scuola alberghiera e turistica - ha concluso Di Pietro - portiamo con noi i valori del servizio, dell'ospitalità e dell'inclusione. L'ospitalità non è solo un mestiere, ma un modo di essere nel mondo, un atto di diplomazia della speranza".

