Pescara vecchia, dopo gli spari il pestaggio: «Picchiati con i caschi»

4 Novembre 2025

Il racconto delle vittime: «Sono scesi dallo scooter e ci hanno massacrato. Ci minacciavano di morte»

PESCARA. Prima gli spari a salve in corso Manthonè, poi la violenza cieca nel cuore della notte. La movida di Pescara vecchia si è trasformata in un incubo quando, intorno alle 3.30 di domenica, Luca e Francesco, 25 e 23 anni, sono stati aggrediti brutalmente da due uomini in sella a uno scooter 50. «Non li conoscevamo, mai visti prima», raccontano dopo essersi presentati in questura per sporgere denuncia. L’attacco, improvviso e feroce, è avvenuto mentre i due attraversavano sulle strisce pedonali diretti verso piazza Unione. Lo scooter si è avvicinato, come per investirli, poi si è fermato di colpo: prima uno schiaffo, poi una raffica di pugni e colpi di casco. «Ci colpivano in faccia, minacciandoci anche di morte». A tentare di fermare la furia dei due sarebbe intervenuto anche un passante, ma i giovani non hanno avuto scampo. Feriti e spaventati, hanno cercato rifugio in via dei Bastioni, ma gli aggressori li hanno inseguiti, continuando a picchiarli davanti a un ristorante kebab.

«Dicevano che ci avrebbero fatto passare i guai se ci avessero rivisti», ricordano ancora sotto choc. Per Luca trauma facciale al volto e sei giorni di prognosi; dieci giorni a Francesco che ha riportato un taglio al sopracciglio e al labbro, dovendo ricorrere a vari punti di sutura. È da escludere, al momento, che si possa trattare degli stessi ragazzi che alcune ore prima, intorno alle 22, hanno sparato due colpi a salve in sella ad uno scooter T-Max, all’ingresso di corso Manthonè. Le due vittime sembrerebbero aver notato un tratto distintivo di uno dei due aggressori. «Aveva tatuato sul collo una grande croce nera». Saranno ora le indagini della polizia a far luce su cosa sia accaduto quella notte di caos con ragazzini e residenti terrorizzati lungo corso Manthonè e l’inferno che si è scatenato nel cuore della notte ai danni di altri due giovani.

L’AGGRESSIONE. Erano da poco passate le 3.30 quando Luca e Francesco stavano attraversando la strada, diretti a piazza Unione. Mentre passavano sulle strisce si sono avvicinati i due uomini in sella a uno scooter 50. «Hanno iniziato a rallentare in prossimità delle strisce, ma erano diretti verso di noi, come se ci volessero investire», raccontano i due ragazzi che hanno intimato ai due centauri di stare più attenti alla guida. E così che i due sullo scooter hanno arrestato la loro corsa e con fare minaccioso si sono rivolti verso i ragazzi. «Solo il guidatore indossava il casco». Prima uno schiaffo al volto di Luca che gli ha fatto cadere a terra gli occhiali da vista, poi i pugni su Francesco. «Ci hanno iniziato a menare usando anche il casco, ci colpivano ovunque, soprattutto al volto». Ad intervenire ci sarebbe anche un passante che avrebbe tentato di fermare la lite furibonda. «Siamo riusciti ad allontanarci verso via dei Bastioni», dicono i due che, poco dopo, sono stati di nuovo raggiunti dagli aggressori. «Ci hanno seguiti con il motorino sul marciapiede e, all’altezza di un ristorante kebab, ci hanno di nuovo picchiati. Ci minacciavano e dicevano che ci avrebbero fatto passare i guai se ci avessero visti in giro». Dopo poco, con i ragazzi a terra e il sangue sul volto, i due aggressori si sono dati alla fuga. «Ci siamo rifugiati sotto una telecamere che ci riprendeva e abbiamo chiamato i soccorsi».

LE FERITE. Con la chiamata al centralino della polizia partita all’istante, i due aggressori si sono allontanati in sella allo scooter. Sul posto, gli agenti hanno subito preso le testimonianze dei due ragazzi. Per entrambi è stato necessario l’intervento del 118 che ha trasportato i due giovani al Pronto soccorso per le cure. Nessuno ha riportato ferite gravi, ma per Luca, sono stati necessari punti di sutura al volto e medicazioni per i tagli riportati a causa dei colpi dei caschi. Lividi e dolori sul volto anche per Francesco. Resta il terrore di una notte, con due giovani pestati e una città che torna a fare i conti con la violenza della movida notturna.

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