Pescara, esame del Dna per scoprire il killer di Ceci

Conferito l’incarico al perito: dovrà comparare le tracce lasciate dal killer con i profili genetici degli indagati: Massimo Ballone, 52 anni, Michele Rossoni (54) e Mario Di Emidio (47)
PESCARA. Il gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, ha conferito al maresciallo del Ris di Roma, Valentino Di Tullio, l'incarico per far luce sull' omicidio di Italo Ceci, l'ex componente della banda Battistini ucciso, il 20 gennaio 2012, con tre colpi di pistola in piazza Martiri Pennesi, a Pescara, da un killer poi fuggito a bordo di un'auto ritrovata a poca distanza. L'incarico è stato conferito durante l'incidente probatorio tenuto, in mattinata, a Palazzo di Giustizia.
Il perito dovrà comparare il Dna delle tracce lasciate dal killer nell'auto, e dunque, un cerotto, un pezzo di unghia, un filtro di sigaretta e dei capelli, con il Dna delle tre persone attualmente iscritte sul registro degli indagati. Si tratta di Massimo Ballone, 52 anni, attualmente recluso nel carcere di Lanciano ( Chieti); Michele Rossoni (54) e Mario Di Emidio (47), tutti di Pescara. L'accusa a loro carico è di omicidio in concorso.
I tre erano presenti oggi in Tribunale. La prossima udienza si terrà il prossimo 21 novembre. In quell'occasione sarà affidato un ulteriore incarico per individuare eventuali tracce su tre bossoli rinvenuti, il 30 settembre 2013, in uno scantinato di una strada del capoluogo Adriatico e sequestrati a carico di ignoti.
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