Pescara, il Comune taglia il contratto a Bruno Guerri

Scaduto in novembre e non rinnovao il contratto che affidava allo scrittore la cura dell’immagine della città

PESCARA. E’ scaduto nel novembre scorso e non è stato rinnovato dal Comune. Si tratta del contratto con cui l’amministrazione comunale ha affidato allo scrittore e storico Giordano Bruno Guerri l’incarico di curare l’immagine della città di Pescara. Dietro il mancato rinnovo del contratto, ha spiegato il sindaco Luigi Albore Mascia, ci sono i tagli di spesa resi necessari, alla fine dello scorso dicembre, per far quadrare i conti del bilancio. All’atto dell’affidamento dell’incarico, nel 2011, il sindaco aveva definito la nomina di Giordano Bruno Guerri «un'operazione di straordinaria grandezza per la città».

«Si è già fatto apprezzare qui, è stato vicino all'incubazione e alla nascita del primo Festival Dannunziano», aveva aggiunto Mascia. «L'idea è quella di far diventare il Festival, che è stato oggetto di critiche non sempre giuste, una manifestazione che identifichi un intero territorio, la città».

Per le medesime esigenze di risparmio, nell’aprile del 2012, il compenso di Guerri era stato ridotto, da 90mila euro pagati l'anno precedente, a 45mila euro. L’amministrazione comunale aveva, poi, rinnovato per la terza volta il contratto, nell’aprile dell’anno scorso. Guerri, che si sarebbe poi occupato anche della nuova edizione del Festival dannunziano, ha ricevuto un compenso di 26.250 euro, più alcuni benefit, meno di quanto aveva percepito negli anni passati.

Ma il suo compenso, anche se è diminuito nel tempo, aveva continuato a suscitare polemiche fra le file dell’opposizione. In, particolare, i consiglieri del Pd, Enzo Del Vecchio e Paola Marchegiani, avevano definito l’incarico «da posto fisso». «Giocando azzardatamente su una compromessa immagine della città», avevano detto i due esponenti dell’opposizione di centrosinistra, «il sindaco Mascia ha inanellato una serie di incarichi giuridici e di consulenza dai costi particolarmente elevati».

«In una fase di crisi economica, come quella che stiamo vivendo», avevano proseguito Del Vecchio e Marchegiani, «il sindaco insegue una costante spesa del denaro pubblico senza freni e senza remore». «Mascia», hanno concluso i due consiglieri comunali del Partito democratico, «non è riuscito a trovare quelle poche risorse per completare un ascensore in Comune (oggetto di una recente puntata di Striscia la notizia, ndr), ma trova come un Re Mida quanto necessario per assicurare incarichi di cui non se ne sente assolutamente il bisogno».

©RIPRODUZIONE RISERVATA