Pescara: in coma dopo la lite "per i rumori del cane"

L’uomo di origini cinesi si è ripreso dopo qualche giorno. Indagini della squadra mobile

PESCARA. È finito in coma in ospedale. Dopo una brutta discussione avvenuta giovedì scorso nel quartiere San Donato, un uomo di origine cinese aveva preferito non essere trasportato in ospedale, ma poi nel giro di qualche giorno le sue condizioni si erano aggravate ed era quindi stato ricoverato in prognosi riservata. Dopodiché la situazione è via via migliorata e l'allarme è rientrato: prognosi sciolta.
Ora su quell’episodio sta indagando la polizia, che tra l'altro era intervenuta immediatamente a ridosso della lite. Secondo quanto ricostruito, era il tardo pomeriggio del 14 maggio quando alla centrale operativa del 113 erano arrivate le segnalazioni di una lite.
Dalla questura erano partite diverse pattuglie della squadra volante e all'arrivo tra via Cesano e via Panaro gli agenti avevano trovato un cinese che aveva raccontato della discussione avvenuta con il proprietario di un cane, visto che lui si lamentava dei rumori eccessivi provocati dall'animale, e del cazzotto ricevuto.

L’uomo aveva ritenuto opportuno non raggiungere il Pronto soccorso, ripromettendosi di farlo in un secondo momento. Nel giro di poco gli agenti avevano rintracciato anche l'altro uomo il quale aveva fornito la propria versione dei fatti, riferendo che sarebbe stato l’altro ad alzare per primo le mani.

La squadra mobile, diretta da Dante Cosentino, sta lavorando per ricostruire l'accaduto e capire le responsabilità dei, due e anche per accertare se il precipitare delle condizioni di salute del cinese sia stato una conseguenza di quel diverbio o se, invece, è accaduto altro, prima del suo ricovero allo Spirito Santo. (f.bu.)
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