Pescara, inchiesta doping: ora si indaga sulle ricette 

Caccia ai fornitori dei farmaci sequestrati al culturista di 27 anni sorpreso con 600 compresse e 200 fiale anabolizzanti

PESCARA. Circa 600 compresse di anabolizzanti e altre 200 fiale di sostanze dopanti. Sono questi i farmaci vietati sequestrati a M.M., il culturista di 27 anni sorpreso prima in macchina con il doping e poi, subito dopo la denuncia, beccato in un parcheggio a cedere un sacchetto della spesa pieno di altri anabolizzanti a un acquirente. Il culturista, residente a Notaresco ma frequentatore di palestre a Pescara, è finito in carcere per due giorni e ora è all’obbligo di dimora: è accusato della vendita vietata di sostanze dopanti. Denunciato anche l’acquirente: è un trentenne di Pescara che, sotto il tappetino della macchina, nascondeva altri steroidi.

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E ora l’indagine dei carabinieri del Nas, guidati dal maggiore Domenico Candelli, imbocca la seconda fase: come ha fatto l’appassionato di fitness, partecipante anche a competizioni di body building, a procurarsi il doping? È una domanda centrale: gli ispettori Antidoping hanno già accertato che diversi farmaci sono stati presi su canali esteri illegali, probabilmente via Internet, visto che sono privi dell’Aic (autorizzazione all’immissione in commercio). Ma tra il materiale sequestrato ci sono anche farmaci provenienti quasi certamente dal territorio italiano e dalla rete di distribuzione farmaceutica: un’ipotesi che significherebbe che il culturista poteva contare su ricette false o su medici e farmacisti compiacenti. Su questo potrebbe concentrarsi l’attenzione dei carabinieri: dovrà essere chiarita la provenienza di compresse e fiale del circuito nazionale visto che per l’acquisto è obbligatoria la ricetta medica.
Circa 600 compresse di anabolizzanti e altre 200 fiale di sostanze dopanti: troppo, secondo i carabinieri, per credere alla prima giustificazione del culturista e cioè l’«uso personale». Sotto sequestro sono finiti farmaci a base di trenbolone, uno steroide utilizzato solitamente dai veterinari per aumentare la crescita muscolare e l’appetito degli animali, testosterone, un ormone che favorisce lo sviluppo della massa muscolare, e ormoni della crescita per aumentare la forza come il nandrolone.
Il sequestro è stato figlio di un’intuizione dei carabinieri del Nas: il culturista è stato fermato a un classico posto di blocco nel centro di Pescara durante i controlli per la movida e subito sono stati scoperti i medicinali vietati. Dopo la denuncia, però, il giovane si è rimesso subito all’opera non sapendo di essere seguito dai carabinieri: con la sua auto è andato nel parcheggio del centro commerciale L’Arca di Villa Raspa di Spoltore, si è affiancato a un’altra macchina che lo stava aspettando e ha ceduto una busta della spesa. Un sacchetto pieno di altri farmaci doping. Così, è scattato il blitz e il culturista è finito agli arresti. Nell’auto dell’acquirente, sotto il tappetino, sono state trovate altre medicine dopanti, a partire dal nandrolone.