venerdì santo

Pescara, la città si ferma per la Via Crucis

Amministratori, forze dell'ordine, volontari e 800 scout alla processione del Cristo morto partita dal Sacro Cuore e conclusasi alla cattedrale di San Cetteo

PESCARA. Sarà stato per la crisi, che non vuole mollare la presa. Ma la processione del venerdì santo che si è svolta ieri da piazza Sacro Cuore fino alla cattedrale di san Cetteo - organizzata dall’ufficio liturgico diocesano, e guidata, tra gli altri, da don Emilio Lonzi - quasi a ogni stazione ha avuto un pensiero per le famiglie che non ce la fanno a tirare avanti.

Certo, fa parte della dottrina sociale della Chiesa, un’attenzione per i più deboli, ma già alla seconda stazione si è sentita un’invocazione alla «vita delle famiglie, che è difficile», e poi preghiere contro la «disoccupazione e la mancanza del necessario».

Una via Crucis, quella di ieri, che si è snodata tra corso Umberto, via Nicola Fabrizi, via Venezia, corso Vittorio Emanuele, ponte Risorgimento e via Conte di Ruvo, alla quale hanno preso parte migliaia di cittadini, tra chi ha seguito passo passo i diversi passaggi della rievocazione della morte di Gesù e chi ha assistito dai marciapiedi o affacciandosi alle finestre.

Solo gli scout delle diverse parrocchie di Pescara «erano almeno ottocento», ha fatto sapere don Lonzi, «visto che il totale degli scout della città è di circa duemila».

Una «via dolorosa» con la croce, con un ramo d’ulivo «simbolo della passione», ha spiegato ancora don Lonzi, poi seguito dai vari simboli, come la corona della flagellazione, che si sono incaricati di portare i parrocchiani della chiesa della santa Famiglia, di san Paolo e di san Giuseppe, il gallo, a ricordare i suoi tre canti, issato dal gruppo sportivo podistico dei bersaglieri, e poi via via tutti gli altri simboli della via Crucis, alla quale hanno dato vita anche le forze dell’ordine, come, tra gli altri, i carabinieri, la polizia, i vigili del fuoco, la guardia forestale e la polizia municipale, oltre ai vari gruppi di volontariato, come la Misericordia, e ai vari corpi della chiesa, come le Guardie d’onore del Cristo.

Una processione imponente, nella quale in coda si sono notati anche il sindaco Marco Alessandrini e l’ex primo cittadino Luigi Albore Mascia.

In città, ieri, sono state celebrate anche altre cinque processioni, che pure hanno attirato moltissimi fedeli: quella della Basilica dei Sette dolori, di San Silvestro papa, di san Pietro martire, della Beata Vergine Maria del Fuoco e di san Marco evangelista.

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