Pescara, le analisi non migliorano: il mare è ancora sporco

Ancora inquinata la riviera nord dal porto a via Galilei. Restano i divieti di balneazione, ma l’Arta ha già fatto altri campionamenti

PESCARA. Il tratto della riviera nord che va dal porto fino all’altezza di via Galilei resta proibito alla balneazione. La speranza di togliere i divieti in quella zona del litorale prima dell’avvio dell’estate è in parte svanita ieri, quando l’Arta ha inviato al sindaco Marco Alessandrini l’ultimo rapporto contenente le nuove analisi del mare.

L’inquinamento, nei due punti dove sono stati prelevati nuovi campioni d’acqua il 14 giugno scorso, è addirittura aumentato in maniera consistente. Al punto che i colibatteri all’altezza di via Balilla superano due volte il limite massimo stabilito dalla legge per la sicurezza dei bagnanti.

Ma l’amministrazione comunale non si dà per vinta. Ieri, i tecnici dell’Arta sono andati di nuovo a fare dei prelievi all’altezza di via Galilei e forse le analisi saranno pronte domani. Ma i divieti potranno essere tolti solo le due analisi successive dovessero dare esito favorevole.

I dati resi noti ieri, però, non lasciano intravedere scenari positivi. All’altezza di via Balilla sono state trovate ben 1.091 unità per cento millilitri d’acqua di escherichia coli, contro il limite da non superare di 500 e 220 unità di enterococchi per cento millilitri d’acqua, contro il massimo consentito di 200.

Valori alti anche all’altezza di via Galilei, dove sono emerse 831 unità di escherichia coli e 260 di enterococchi. Nelle precedenti analisi, effettuate su campioni prelevati il 23 maggio scorso, i valori dei colibatteri erano decisamente più bassi. All’altezza di via Balilla erano state registrate 885 unità di escherichia coli e 190 di enterococchi. Mentre nello specchio antistante via Galilei erano emerse 271 unità di escherichia coli e 51 di enterococchi.

Era risultata al di sotto dei limiti anche la zona di mare all’altezza di viale Muzii, con 164 unità di escherichia coli e 47 di enterococchi e questi dati hanno consentito all’amministrazione comunale di poter revocare il divieto temporaneo di balneazione, rimasto in vigore solo per alcune settimane. La situazione peggiore, invece, era venuta fuori dalle analisi effettuate sui campioni d’acqua prelevati il 17 maggio scorso.

Allora erano state trovate all’altezza di via Balilla ben 2.005 unità di escherichia coli e 730 di enterococchi e nella zona di via Galilei, 945 unità di escherichia coli e 300 di enterococchi. Nessun commento sull’esito delle ultime analisi è giunto dall’amministrazione comunale. Fortemente critici, invece, i consiglieri del Movimento 5 Stelle. «Via Balilla e via Galilei sono ancora ostaggio dell’inquinamento», si legge in una nota, «da quando sono iniziati i prelievi di routine previsti dalle normative vigenti, cioè a metà aprile scorso, in via Balilla non sono mai stati riscontrati risultati conformi. Mentre, in via Galilei, i risultati hanno superato i valori limite tre volte su sette. Con questi dati non si può certamente assicurare al cittadino la balneabilità, nemmeno se in futuro avessimo risultati più confortanti».

«Quei tratti», proseguono i consiglieri del Movimento 5 Stelle, «presentano una situazione batteriologica allarmante, sono inquinati e la probabilità di fare il bagno in mezzo a escherichia coli e colibatteri è altissima. Ci auguriamo che il sindaco non ci faccia assistere alla danza delle ordinanze sulla balneabilità in via Galilei e via Balilla, vietando o consentendo la balneazione con la rincorsa di qualche dato».

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