Gaetano Novello

Pescara, lutto nella politica: è morto Novello

Ex sindaco, componente della giunta regionale ed esponente di spicco della ex Democrazia Cristiana abruzzese

PESCARA. Lutto nella politica. è morto Gaetano Novello, ex sindaco (dal 1963 al 1971), presidente del consiglio regionale (1985-1988) ed esponente di spicco della ex Democrazia Cristiana abruzzese.

Novello, funzionario della Coca Cola, aveva 89 anni ed era originario di Taranto. Secondo quanto appreso, era malato da tempo ed è deceduto nell'abitazione ai colli per cause naturali.

IL RICORDO E I MESSAGGI DI CORDOGLIO:

Ex sindaco Marco Alessandrini: “Novello è stato un signore della politica, sindaco e amministratore di lungo corso. Di lui conoscevo la storia politica quando, nel 2014 l’ho voluto in un gruppo di personalità garanti della mia candidatura a sindaco. Ho così avuto modo di conoscere anche l’uomo che dal 1963 al 1971 ha guidato la città di Pescara come sindaco ed ha poi continuato la sua lunga carriera politica anche alla Regione Abruzzo. Un democristiano convinto, instancabile promotore dell’identità e della crescita abruzzese attraverso l’impegno politico. Pescara perde una memoria storica di anni di grandissimo fermento e sviluppo per il nostro territorio. Nel corso del mio mandato sindacale più volte ci siamo confrontati sulle questioni che più riguardavano la città e lui non ha mai fatto mancare proposte e consigli. Il mio abbraccio alla famiglia”.

Presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri esprime il suo cordoglio e di tutta l'assemblea legislativa regionale: "Nell'esprimere la vicinanza alla famiglia, ricordo come Novello abbia ricoperto un ruolo di primissimo piano nella storia politica della nostra regione e per questo suo considerevole contributo deve essere ricordato dalle presenti e dalle future generazioni di amministratori abruzzesi".

Ex deputato Gianni Melilla: "Novello è stato un politico democristiano di grande levatura culturale, un amministratore onesto e capace, un cattolico democratico di grande sensibilità sociale. Era di una generazione precedente alla mia, quella che ha innovato e fortificata l’economia abruzzese, puntando su un intenso sviluppo industriale, e dando contemporaneamente massima attenzione alla qualificazione del suo sistema di welfare sociale.
La sua apertura al cambiamento lo ha portato a dialogare proficuamente anche con chi esprimeva , come me, una cultura politica di sinistra. Mi ha dato tanti buoni consigli.
Per Lui ho un grande sentimento di gratitudine e di rispetto. Sono molto vicino al dolore dei suoi familiari. L’Abruzzo ha perso uno dei suoi figli migliori".