Pescara, mercato delle case a picco: meno 27% in 6 mesi

I dati dell’agenzia del territorio: nel primo semestre del 2012 calo del 27 per cento rispetto al 2011. Tengono gli affitti

PESCARA. La stretta sui mutui, le difficoltà concrete di accesso al credito e la crisi economica continuano ad allargare la forbice del mercato immobiliare e a inasprire le differenze tra domanda e offerta.

Se gli affitti continuano a tenere il passo nonostante l’aumento della disoccupazione, diventa più complicato acquistare casa sia per i single che per le giovani coppie. In base al report realizzato dall’ufficio studi di Gabetti sulla scorta dei dati Gabetti property solutions, Professionecasa e Grimaldi immobiliare, emerge che il secondo semestre del 2012 si è chiuso per Pescara con quotazioni in lieve flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (2,4 per cento in meno). Le compravendite diminuiscono, mentre crescono di pari passo gli sconti ottenuti in sede di chiusura delle trattative, che si attestano tra i 15 e i 20 punti percentuali. Stabili, invece, i tempi medi per concludere gli affari, compresi tra i 6 e i 10 mesi. Secondo i dati dell’agenzia del territorio, nel primo semestre 2012 si sono realizzate 525 transazioni residenziali nel capoluogo adriatico, con un calo netto del 27 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Oltre alla situazione macroeconomica generale, sono diventate troppe le difficoltà di accesso da parte del target di acquirenti che hanno disponibilità medio-basse. «Nel secondo semestre del 2012», commenta Lucio Sansone, titolare dell’agenzia Gabetti di Pescara, «si è accentuata la polarizzazione tra l’offerta di buon livello qualitativo e quella che al contrario non risponde ai requisiti costruttivi e di efficienza energetica ottimali. Quest’ultima, sia nelle zone periferiche, sia in quelle centrali, ha riscontrato una sensibile contrazione delle richieste. Si tratta principalmente di immobili usati che necessitano di ampi interventi di ristrutturazione, soprattutto se superano i 100 metri quadrati». Il report dell’ufficio studi Gabetti mostra una rassicurante tenuta degli investimenti effettuati dai genitori degli studenti fuori sede, provenienti da Puglia e Molise. Il budget di spesa, in questo caso, oscilla dai 150 ai 160 mila euro per l’acquisto di un trilocale (la tipologia abitativa più richiesta) con un soggiorno e due camere da letto. Per quanto riguarda le locazioni, i canoni sono stabili a 450-500 euro al mese per i bilocali in zone centrali e 380-420 euro per le aree semi centrali. L’affitto del trilocale ammonta in media a 500-600 euro al mese in centro e 420-500 euro nel semicentro. Per una camera singola gli studenti spendono mediamente tra i 230 e i 260 euro al mese. Il target medio-alto si orienta al centro di Pescara, ma fanno sapere dalla Gabetti che «in questa congiuntura di mercato è maggiormente attendista e ha rivisto al ribasso la propria propensione di spesa». In centro, le quotazioni del signorile nuovo o ristrutturato sono intorno ai 3.700 euro al metro quadro, mentre gli immobili in buono stato si attestano su una media di 2.400 euro.

Le soluzioni di tipo medio costano 2.000 euro al metro quadro se in buono stato e 1.700 euro se sono da ristrutturare. In periferia si cercano trilocali possibilmente nuovi o di recente costruzione: 60-80 metri quadri in media per una spesa di 110-170 mila euro. L’area della Pineta, la principale area verde della città, ha quotazioni per il signorile in buono stato intorno alle 2.450 euro al metro quadro e 1.900 euro al metro quadro per il medio in buono stato. Nella zona Porta Nuova-Stadio, invece, i valori del medio in buono stato sono di 1.400 euro al metro quadro, che diventano 2.000 euro al metro quadro in caso di immobili signorili.

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