Pescara, pronto per nataleil pavimento a scacchiMa su internet corre l'ironia

L'isola pedonale in via Firenze. L'assessore Fiorilli: "Un salotto elegante" Su internet: "Simili a mattonelle da bagno"

PESCARA. «Pavimento a scacchiera da tempio massonico». «Banale mosaico bicolore da bagno casalingo». «Simile a quello della navata di Notre Dame». «Quadratoni bianchi e neri identici a quelli su cui posa i piedi la Papessa dei Tarocchi». Di certo non passa inosservata, e altrettanto certamente evoca memorie e suggestioni semiserie, la pavimentazione che in questi giorni viene stesa sul nuovo asse pedonale via Firenze-via Cesare Battisti, che con essa sta prendendo forma, sotto lo sguardo di cittadini perplessi o ammirati, mai indifferenti.

Il cantiere nel tratto tra corso Umberto e via Trento sarà chiuso l'8 dicembre, «per dare modo di godere di un pezzo dell'elegante salotto durante le feste natalizie», ha fatto sapere l'assessore Berardino Fiorilli. Quindi si riprenderà a lavorare il 16 gennaio, per arrivare fino al mercato di piazza Muzii e chiudere tutto a fine marzo. Cosa abbia suggerito a Fabrizio Trisi, progettista dell'opera e dirigente dell'area tecnica Arredo urbano del Comune, questo particolare disegno per il pavimento della nuova isola pedonale nel cuore commerciale di Pescara non è dato saperlo.

L'architetto non si sbottona e da Palazzo di Città ripetono solo che «si tratta di uno dei 5 grandi cantieri di Pescara 2011», insieme a Riviera Nord, Riviera Sud, via Mazzini e mercato di piazza Muzii, progetto approvato con il Piano triennale delle opere pubbliche il 7 gennaio 2011, costo a base d'asta 546mila euro, aggiudicato con un ribasso del 23,83%. E che: «Piacque e piace moltissimo a tutta la maggioranza».

Ma al primo scatto pubblicato del tappeto in pietra lavica e pietra bianca d'Istria che gli operai dell'impresa Adriatica srl di Roma stanno posizionando, il popolo di internet si è scatenato sul profilo Facebook del Centro e poi pure nel gruppo Dillo al Centro del social network. Commenti dei più vari e fantasiosi, preferibilmente irriverenti. E indignati, spesso, quando prevale sul giudizio estetico l'incombere della crisi economica e il bello (e ancor più il brutto) diventa spreco ora inaccettabile.

Accanto a Giacomino Vallanzasca, Renzo Sbraccia, Anna Scarinci Di Michele che se la cavano con un rapido click sull'icona "Mi piace" posta sotto la foto appena taggata su Fb, ci sono riflessioni articolate e ironiche. Alla memoria di Andrea Giancroce sale subito per associazione la scacchiera delle Logge del Grand'Oriente d'Italia, così sferza: «Che bel pavimento massonico!». Ironico come Nicolas Dragani: «Ah finalmente! il famoso pavimento a scacchi del tipo massonico. finora l'avevano messo solo in alcuni templi. i tempi cambiano e anche i templi», ridacchia l'internauta.

Dopo un ping pong di «Bellissimo. Finalmente!» (Massimiliano Trivellone), «Fa male agli occhi» (Francesca Rapagnetta), e simili, si va in crescendo verso la critica. «Soldi buttati», osserva, Fabio Loscoiattolo De Lellis. Anna Di Girolamo sottolinea la «spocchiosità» della scelta: «Eh sì, è di notevole importanza avere un pavimento a scacchi. Lasciamo perde va». E si passa alle valutazioni pratiche con Antonio Blasioli: «Quel tratto sarà pedonale, le bici potranno circolare liberamente in modo promiscuo? E le bici su quelle belle mattonelle condite dell'umidità propria di Pescara è sicuro che non scivolano?».

E ancora con Emma D'Onofrio: «Bel pavimento... ora cosa chiediamo ai residenti blindati a casa propria, di lucidarlo nei ritagli di tempo? Il pedonale che uccide la libertà dei residenti: non si può entrare, né uscire, né parcheggiare, né prendere l'auto per andare a fare la spesa in un centro commerciale (per risparmiare un po'). Secondo questi furbissimi assessori la vita dei residenti in centro è tutto uno shopping».

Sull'opportunità della scelta s'interroga Generale Rossi: «Ne avevamo proprio bisogno?», chiede, invitando il sindaco a spendere «i soldi dei cittadini per le cose utili, le scuole, le case popolari, le strade...». Così Ilaria Iaia: «Prima di spendere soldi per fare questo (seppur bello) pavimento perché non si è pensato di ri-asfaltare le strade, tutte bucate e rattoppate?» Flavio Simigliani, ammettendo che il «gusto "artistico" è opinabile e soggettivo», dice però di non voler «sapere quanti soldi stanno per buttare con quest'opera, non ancora digerisco quel famoso calice in piazza salotto (costato 1 milione di euro!). c'è crisi-crisi!!!», urla.

Timidamente approva invece Gaetano Palombaro: «Francamente forte, avveniristico. ma sconcertante! (e adesso non attaccatemi perche' teatino!!)», supplica.

Sul gruppo Dillo al Centro Molecola E Basta ha aperto una petizione per fermare la pavimentazione a scacchi. E il dibattito ferve. Tra i dubbi di Gianluca Tuttopetto: «Ci sono tante cose che non vanno, ma possibile che stanno sbagliando tutto?»; e le "notizie" di Paolo Marshall Franciotti: «Visto che un centro che si rispetti ha bisogno di bagni pubblici, ho appreso che a breve ci piazzeranno una serie di bidè e tazze...». Filone ricco quello del pavimento da bagno. Italo Catoni tagga anche una foto (in alto) a testimonianza della somiglianza. E chiosa: «Oh, ecco dove avevo già visto il disegno della nuova pavimentazione di via Firenze».

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