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Pescara, riapertura delle scuole con le targhe alterne

Lo stop delle auto avrà inizio il 7 gennaio. Allo studio più corse dei bus con biglietti più convenienti

PESCARA. Targhe alterne alla riapertura delle scuole: è giovedì 7 o al massimo l’8 gennaio, il giorno individuato dall’amministrazione comunale per avviare in tutta la città il nuovo piano contro le micropolveri.

Domani, in concomitanza con la riunione di coordinamento degli interventi contro lo smog convocata a Roma dal ministro dell’Ambiente Galletti (a cui sono stati chiamati i presidenti di Regione e i sindaci dei grandi centri), anche Pescara farà il punto per mettere nero su bianco come e quando avviare le nuove limitazioni. L’idea, già anticipata dall’assessore al Traffico e vice sindaco, Enzo Del Vecchio, è quella di tenere le targhe alterne per 15-20 giorni dalle 8,30 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dettagli che saranno rifiniti proprio nella riunione di domani pomeriggio (ore 16) a cui il sindaco Alessandrini e Del Vecchio hanno convocato anche i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei commercianti, della Asl, dell’Arta, dell’azienda dei trasporti Tua e delle Ferrovie.

«Si tratta di studiare delle agevolazioni che incrementino l’uso dei mezzi pubblici», spiega Del Vecchio, «vediamo Tua e Ferrovie che cosa possono fare: noi pensiamo a una maggiore copertura di mezzi soprattutto nelle ore di punta, ma anche a biglietti scontati o di durata maggiore, anche giornalieri, e a biglietti unici con quelli del treno. Dobbiamo vederci per decidere, tenendo presente», ribadisce Del Vecchio, «che si tratta dell’emergenza di un intero territorio e non solo di Pescara, dunque non ha senso lavorare da soli ma occorre confrontarsi al più presto con i comuni vicini come Montesilvano, Francavilla e Chieti».

E se la proposta della strada parco da utilizzare come corsia preferenziale per gli autobus in direzione nord-sud viene bocciata di nuovo dal vice sindaco («per ora non c’è nulla su quella strada che possa consentire il traffico veicolare», taglia corto Del Vecchio), ai pescaresi l’assessore al Traffico manda a dire: «Con le targhe alterne si vanno a sconvolgere i normali ritmi di vita, è vero, ma da una parte bisogna pure incominciare. Questo può essere il momento per allargare la visione della mobilità e soprattutto dello stile di vita».

Ma se i pescaresi si dovranno organizzare come meglio potranno, come farà chi arriva da fuori? Risponde ancora Del vecchio: «La viabilità sarà riorganizzata a ridosso delle grosse aree parcheggio, dall’aeroporto all’area di risulta dove sarà utilizzata una sola strada di accesso. Ma è tutto da riorganizzare».

È pronto a collaborare il presidente di Tua, la società unica del trasporto pubblico, Luciano D’Amico: «Abbiamo la possibilità di organizzare un servizio supplementare già fatto in occasione di eventi straordinari come i giochi di quest’estate», sottolinea, «bisogna sentire dal Comune che programma vogliono realizzare». Discorso a parte per il costo e la durata dei biglietti: «Siamo pronti a fare qualsiasi cosa», rimarca D’Amico, «ma tenendo conto che abbiamo un vincolo di bilancio da rispettare. Dunque siamo pronti a moltiplicare le corse, ad aumentare l’offerta del servizio, ma sul prezzo dei biglietti o sulla durata, non possiamo promettere nulla, a meno che non ci sia un ristorno da qualche parte. In ogni caso», sottolinea, «l’incremento dell’utilizzo dei mezzi pubblici renderebbe un doppio servizio: da una parte eliminerebbe le emissioni di tutte le auto che non verrebbero utilizzate, dall’altra riusciremmo ad avere ulteriori risultati tenendo conto che il 51 per cento della nostra flotta urbana è a metano. Questo significa azzerare le pm 10, ridurre del 25 per cento i pm 2,5 e abbattere in modo significativo l’emissione di anidride carbonica, di ossido di carbonio e di ossido di azoto».

«Va bene che i cittadini devono abituarsi a prendere il mezzo pubblico», commenta il direttore di Confersecenti Gianni Taucci, «ma i mezzi devono essere in orario e convenienti rispetto alle auto private. E comunque bisogna trovare soluzioni che non siano tampone. Va scelto un percorso nuovo che dia l’opportunità, a chi arriva a Pescara, di entrarci in tranquillità a cominciare dai parcheggi che vanno segnalati adeguatamente. Stessa cosa per le biciclette, la città va resa accessibile e il cittadino ce lo devi portare con le informazioni adeguate perché poi se la chiudi e basta fai un danno peggiore a tutto il commercio. L’inquinamento riguarda tutti, non solo la città», conclude Taucci, «ma se chiudiamo solo Pescara diamo l’ennesimo aiuto alla grande distribuzione che si trova nell’anello immediatamente esterno al centro cittadino. E sarebbe anche l’ennesimo danno per i commercianti».

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