Pescara, sì alla rimozione del Calice di Toyo Ito

Il giudice ha accolto l’istanza presentata dal Comune. Il sindaco Mascia: potrebbe essere sistemato in una zona prossima alla facoltà di Architettura o diventare una rotatoria artistica nella zona del Tribunale

PESCARA. Via libera allo spostamento dello Huge Wineglass da piazza Salotto. Il giudice Bortone ha accolto l’istanza presentata dal Comune di Pescara (rappresentato dall’avvocato Carlo Montanino) a fine novembre, autorizzando il trasferimento dell’opera realizzata dall’architetto giapponese Toyo Ito e inaugurata il 13 dicembre del 2008, due giorni prima dell’arresto dell’allora sindaco Luciano D’Alfonso.

«Pescara celebra oggi una nuova giornata storica», è il commento del sindaco Luigi Albore Mascia, «finalmente, dopo quattro anni, potremo spostare dal centro della città lo Huge Wineglass, un’opera che purtroppo è andata in frantumi dopo appena 64 giorni dalla sua installazione in piazza Salotto».

Quanto al via libera, il sindaco spiega: «Il giudice Bortone ha accolto l’istanza presentata dal Comune, tesa a dare una risposta alle decine di mail e di telefonate che quasi quotidianamente ricevo da parte di utenti che ormai vivono quel manufatto come un orpello, non lo sentono come parte del tessuto cittadino. Ora attenderò di leggere il dispositivo per poi convocare subito un incontro teso a individuare modalità e soprattutto i tempi per tale rimozione, tempi che dovranno essere molto stretti per permettere al capoluogo adriatico di voltare pagina e pensare alla riorganizzazione della piazza mentre, intanto, il fascicolo proseguirà il proprio iter dinanzi al Tribunale per individuare chiaramente le responsabilità del danno arrecato al “calice di vino” e ovviamente anche all’immagine stessa della città».

Resta ancora da capire dove, nel frattempo, il Calice andrà definitivamente sistemato.

Tra le ipotesi individuate, come ricorda il sindaco, «una zona prossima alla facoltà di architettura o una rotatoria artistica, come quella prossima al Tribunale, a ridosso del nuovo complesso residenziale Caldora». Quanto all’opera, Mascia rimarca: «Già due anni fa Toyo Ito si è espresso in termini favorevoli rispetto a una diversa dislocazione dell’opera sul territorio, nel maggio e poi nell’ottobre del 2010 ha acconsentito allo spostamento della struttura tenendo conto soprattutto della problematica della sicurezza».

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