Pescara sconvolta dopo la lite in centro con il machete: «Una scena impressionante»

25 Giugno 2025

Regolamento di conti tra bande, un gruppo si rifugia nel negozio ‘Gutha’ con l’arma poi abbandonata

PESCARA. In tre, tutti tra i 18 e i 20 anni, si sono rifugiati nel negozio di abbigliamento Gutha, in via Firenze, portandosi appresso un machete. Uno di loro, con una mano sporca di sangue e il pantaloncino strappato, ha cercato di far finta di niente chiedendo di voler comprare un altro pantaloncino per potersi cambiare. Ma fuori, nel frattempo, altri tre ragazzi, presumibilmente stranieri, gli urlavano dietro insulti e minacce: «Tanto ti aspetto, quando esci ti ammazzo».

Una scena concitata e di alta tensione, all’ora dell’aperitivo, intorno alle 19, che in pochi istanti, ieri, ha richiamato subito l’attenzione di passanti e commercianti della zona tra via Firenze e via Trento, che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Sul posto, in poco tempo, sono arrivate subito due pattuglie della Volante e una dei carabinieri, ma fortunatamente tutto quel trambusto ha indotto i protagonisti di quel regolamento di conti a dileguarsi.

E in effetti, da una prima ricostruzione, la lite tra quei due gruppetti di ragazzi sarebbe scoppiata per un regolamento di conti avvenuto da qualche altra parte, sicuramente sempre in centro, prima che il terzetto corresse a rifugiarsi nel negozio alla moda di via Firenze portandosi dietro quel machete che poi, nella fuga, hanno abbandonato all’uscita del negozio, portandosi dietro solo la custodia.

«Una scena impressionante», raccontano i testimoni, «soprattutto di fronte a quell’arma: una lama di circa 40 centimetri che si sono portati perfino dentro al negozio». Il machete, ritrovato nel cortile laterale del bar a fianco a Gutha, è stato subito sequestrato mentre la polizia ha avviato le ricerche dei due gruppetti setacciando la zona della stazione, i giardini di piazza Santa Caterina e piazza Primo Maggio, il parco Florida, la Nave di Cascella e tutti i luoghi solitamente attenzionati dalle forze dell’ordine.

Dettagli importanti ai fini delle indagini potrebbero arrivare dalle telecamere del negozio e di via Firenze dove è avvenuto tutto, per poter poi arrivare a identificare i protagonisti della vicenda. Nel frattempo, però, cresce la preoccupazione nella zona del centro dove da tempo i residenti reclamano più presenza delle forze dell’ordine.

«Il fatto che si sentano liberi di girare con un machete in mezzo alla gente, perfino dentro un negozio», commenta un cittadino, «rende bene l’idea di dove siamo arrivati. È un disastro totale. E quello che è successo dimostra anche che non conta più neanche l’orario o il giorno della settimana, può succedere alle sette del pomeriggio, o alle due di notte, non fa più differenza perché ormai chiunque si sente libero di fare quello che vuole».

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