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25 giugno

25 Giugno 2025

Oggi, ma nel 1917, sull’Altopiano dei Sette Comuni, sul Monte Ortigara, nel comprensorio tra le province di Vicenza e di Trento, nel contesto della grande guerra, a quota 2105 metri sul livello del mare, alle 2.30, fanti austroungarici del battaglione Feldjager, agli ordini del generale Ludwig Goiginger, nativo di Verona, classe 1863, annientavano il battaglione alpini “Bassano”, che in parte tentava di dormire, lasciando 5mila vittime sulla pietraia. L’azione notturna era rapida e veniva messa a segno coi proiettili caricati a gas fosgene e iprite e i lanciafiamme dopo aver fatto saltare i reticolati italiani con i tubi di gelatina esplosiva.

Quindi gli assalitori della "Operazione Anna" finivano i superstiti (nella foto, particolare, il tentativo italico di resistere ad ogni costo in un’immagine dell’archivio storico dello Stato maggiore dell’Esercito di quel 25 giugno 1917 sull’Ortigara) lanciando bombe a mano e riconquistando la sommità alle 3.10. Le penne nere morte erano inquadrate nel 10° reggimento fanteria della brigata Regina comandato dal colonnello Ugo Pizzarello, maceratese del 1877, che, il 21 luglio successivo, sarà tra i pochi insigniti di medaglia d’oro al valor militare a vivente, “motu proprio” del sovrano sabaudo Vittorio Emanuele III, per il comportamento assunto nella tenuta dei suoi sottoposti, nonostante la grave ferita riportata alla testa e la temporanea cecità sopravvenuta, quel 25 giugno sul Monte Ortigara.

Le formazioni da montagna tricolori avevano preso il Monte Ortigara appena il 19 giugno precedente. La vicenda verrà riportata nel saggio di Paolo Volpato intitolato “L’Ortigara il 25 giugno 1917. Nel racconto degli ufficiali di prima linea”, che sarà pubblicato dall’editore Gaspari, di Udine, nel 2006.