Pescara, telecamere per controllare l'accesso al nuovo Corso Vittorio

Varchi sorvegliati elettronicamente per il passaggio solo di bus e residenti. Mascia e Fiorilli: "I lavori vanno avanti, pronti a impugnare la sentenza del Tar"

PESCARA. Corso Vittorio Emanuele non sarà chiuso completamente al traffico. Una volta conclusi i lavori di riqualificazione potranno circolare sulla strada autobus, taxi e residenti. Ma come potranno essere riconosciute le auto autorizzate? Con le telecamere. Proprio così. L’amministrazione comunale ha intenzione di realizzare lo stesso sistema adottato con successo da Roma e Firenze per difendere dal traffico i centri storici. In sostanza, il nuovo corso Vittorio (nella foto il progetto) dovrebbe diventare una sorta di Ztl protetta da telecamere, in grado di riconoscere i veicoli autorizzati. I varchi di accesso sarebbero controllati da porte telematiche in grado di rilevare automaticamente le targhe di tutti i veicoli che vi transitano. Chi non sarà autorizzato, rischierà multe salatissime. Inoltre i turisti, che avranno l’esigenza di transitare all’interno della Ztl, potranno usufruire di permessi temporanei.

Nulla di strano, quindi, se non fosse per il fatto che il tratto che verrà chiuso parzialmente al traffico sarà piuttosto breve, cioè all’incirca 800 metri, forse un chilometro. L’amministrazione comunale, del resto, non è affatto intenzionata a bloccare i lavori in corso per il primo lotto, dopo la recente sentenza del Tar. Sentenza che accoglie il ricorso presentato dalla Confcommercio e da alcuni commercianti e che impone al Comune la riapertura della viabilità originaria su corso Vittorio, non appena saranno terminati i lavori.

Ma ieri il vice sindaco e assessore al traffico Berardino Fiorilli è intervenuto per fare chiarezza su questa questione. «I lavori di riqualificazione e valorizzazione di corso Vittorio», ha detto, «andranno avanti e si concluderanno esattamente come previsto nel cronoprogramma e cioè per maggio. La sentenza del Tar non ha interessato le opere del corso, il tribunale amministrativo si è pronunciato solo sull’oggetto del ricorso della Confcommercio, ovvero sull’apertura al traffico della strada esistente lato mare delle aree di risulta e la rotatoria di via Teramo-via Ferrari, perché né la Confcommercio e né i commercianti, paradossalmente, hanno mai impugnato il progetto di riqualificazione di corso Vittorio».

I lavori, dunque, non si fermeranno e Fiorilli si è detto già pronto ad inaugurare il primo tratto, da corso Umberto a via Trieste, per la prima metà di maggio, cioè tra meno di un mese. Alla luce della sentenza del Tar, tuttavia, l’amministrazione comunale non ha ancora deciso se riaprire completamente o parzialmente al traffico il tratto di corso Vittorio riqualificato. È possibile che possa essere sperimentato da subito il sistema delle telecamere per consentire il passaggio solo agli autobus e ai residenti, così come previsto nel progetto originario. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha dato mandato all’Avvocatura dell’ente di impugnare subito dinanzi al Consiglio di Stato la sentenza del Tar, con la richiesta di una sospensiva in attesa del pronunciamento nel merito.

L’obiettivo è di bloccare subito gli effetti della sentenza evitando così dover chiudere la nuova strada nelle aree di risulta. «Sento qualcuno dire oggi che dopo la sentenza del Tar dobbiamo bloccare le opere su corso Vittorio», ha concluso il sindaco Mascia, «parole frutto, evidentemente, di un macroscopico equivoco».

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