Piano per la movida, è lite in maggioranza: si spacca Forza Italia

Oggi il vertice tra sindaco, consiglieri e i gestori dei locali Rapposelli pronto a chiedere la sospensione dei divieti
PESCARA. È il giorno del vertice sul Piano anti rumore per piazza Muzii, via Battisti e via De Cesaris: oggi alle 12.30, in Comune, il sindaco Carlo Masci e l’assessore Isabella Del Trecco, entrambi di Forza Italia, incontreranno i gestori dei locali della movida rappresentati da Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Ascom. All’incontro ci saranno anche il presidente del consiglio comunale, Marcello Antonelli della Lega, e tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza: Vincenzo D’Incecco, Berardino Fiorilli, Giampiero Lettere, Cristian Orta, Massimiliano Pignoli, Roberto Renzetti, Adamo Scurti, Erika Alessandrini, Carlo Costantini, Giovanni Di Iacovo, Mirko Frattarelli e Piero Giampietro. Ci sarà anche la dirigente del settore Sostenibilità ambientale Emilia Fino.
Dovrebbe partecipare anche il consigliere Fabrizio Rapposelli, presidente della commissione Commercio in quota a Forza Italia. E la sua presenza potrebbe aprire un altro fronte di polemica all’interno della maggioranza di centrodestra in aggiunta alle frizioni con Fratelli d’Italia. Rapposelli, ex FdI, potrebbe chiedere il ritiro del Piano che il suo stesso partito vuole portare al voto al consiglio del prossimo 2 maggio: il sindaco avrebbe voluto dare il via libera già mercoledì scorso, ma, dopo la richiesta del Pd di incontrare gli operatori in una riunione ufficiale, Masci si è ritrovato obbligato ad accettare e a concedere altri giorni di trattativa. Oggi le associazioni chiederanno, come già fatto a ripetizione nei giorni scorsi e durante il consiglio sospeso di due giorni fa, il ritiro del Piano; Masci, che vuole andare avanti per la sua strada supportato dalla Lega, illustrerà tre emendamenti pensati come correttivi. Cioè «la ripetizione immediata dei rilievi fonometrici non appena il Piano verrà approvato in consiglio comunale e prima dell’attuazione di un qualunque provvedimento contenuto nel Piano stesso; la possibilità di concedere deroghe per eventi straordinari in piazza; e l’avallo finale della giunta comunale su qualunque decisione del Tavolo tecnico». Ma probabilmente tra domanda e offerta non ci sarà punto di incontro. Rapposelli potrebbe aprire un caso e chiedere di sospendere il Piano in attesa di stilare dei regolamenti attuativi. E non sarebbe una sorpresa: allegata al Piano di risanamento acustico, adottato dal consiglio il 3 agosto 2022, c’è una mozione in cui si chiede proprio l’introduzione di regolamenti per disciplinare la zona della movida in centro. Da allora a oggi, però, niente è stato fatto e Rapposelli potrebbe mettere nel mirino l’assessore al Commercio e Turismo Alfredo Cremonese di FdI. A Cremonese e Fratelli d’Italia, il Piano anti rumori non piace particolarmente tanto che chiedono più aperture per i tavolini all’aperto e deroghe per i concerti in strada: questi i punti all’origine della lite andata in scena in piazza Garibaldi subito la cerimonia per la festa della Liberazione quando Masci ha affrontato prima la consigliera Zaira Zamparelli e poi gli altri di FdI, compreso il deputato Guerino Testa. «Se non passa questa delibera, prendo una decisione drastica», queste le parole del sindaco.
Se questo è il clima in maggioranza, l’opposizione soffierà sul fuoco: «Mai era successo che tutte le associazioni di categoria, all’unisono, chiedessero con convinzione il ritiro di un atto così divisivo», dicono i consiglieri Pd e delle liste civiche di centrosinistra, «che rischia davvero di impoverire Pescara sul piano dell’offerta turistica e ricreativa». Anche il M5S attacca: «Masci non si preoccupa di trovare una soluzione valida, che contemperi le istanze di residenti e degli esercenti, ma di approvare qualsiasi cosa possa mettere a tacere le carte bollate nei suoi confronti».