Pineta, il Comune cancella tre ettari

Un progetto esclude dall'area protetta i terreni Rai e le zone abitate

PESCARA. La riserva naturale Pineta dannunziana, ampliata di 29 ettari con una legge regionale approvata prima di Natale, verrà ridotta. L'amministrazione comunale ha presentato una proposta, che prevede un taglio di circa tre ettari. La nuova bozza di perimetrazione della riserva è stata illustrata la scorsa settimana in commissione Urbanistica della Regione, dove era in discussione la questione della legge sulla Pineta dannunziana, impugnata dal governo il 10 marzo scorso per la violazione di alcune norme della Costituzione e inviata alla Consulta per un esame più approfondito. Gli assessori comunali all'urbanistica Marcello Antonelli e ai parchi Nicola Ricotta si sono recati all'Aquila per andare a presentare in commissione la proposta dell'amministrazione, in vista della stesura di una nuova legge, che prenderà il posto di quella impugnata dal governo.

COSA CAMBIERA' La nuova riperimetrazione, presentata da Antonelli e Ricotta in commissione, punta ad escludere alcune aree dall'enorme polmone verde della riserva naturale. Ma non quelle dei grandi costruttori, già vincolate a verde filtro nel piano regolatore. Parliamo di Deborah Caldora, che ha una proprietà in via Pantini; Enio Chiavaroli, che ha acquistato tre ettari dal vescovo Francesco Cuccarese, dove sarebbe dovuta sorgere la Cittadella dello sport; Aldo Primavera, che possiede un terreno in via Terra Vergine, oggetto di un contenzioso con il Comune. L'amministrazione vuole far uscire dall'area protetta le zone densamente abitate, i terreni di via Pantini di proprietà della Rai e alcuni piccoli appezzamenti, inglobati nei vincoli della riserva, che risultano invece edificabili nel piano regolatore. «Per zone densamente abitate», spiega Antonelli, «intendiamo via Scarfoglio e le aree dietro all'Aurum, dove c'è un gran numero di abitazioni». Nella bozza di riperimetrazione vengono esclusi anche i terreni della Rai che dovrebbero diventare, in futuro, oggetto di scambio con un'area del Comune, nel quartiere San Donato, in cui è prevista la realizzazione della nuova sede dell'emittente pubblica.

CANCELLATI TRE ETTARI La riserva naturale, che ora vanta un'estensione di ben 85 ettari, con i 29 aggiunti dalla legge regionale, è destinata a ridursi. Secondo un calcolo approssimativo, le modifiche proposte dal Comune dovrebbero comportare l'esclusione di circa tre ettari dall'area protetta. L'iter per arrivare a una nuova legge di iniziativa consiliare è, tuttavia, ancora lungo. Ora, la Regione dovrebbe convocare una conferenza dei servizi con il Comune per stilare i nuovi confini della riserva. La legge in vigore è stata impugnata dal governo proprio per il mancato coinvolgimento degli enti interessati al procedimento di istituzione delle aree protette.

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