Pineta, scontro sui 29 ettari in più

L'assessore Antonelli chiede l'accesso agli atti. Acerbo: «Riserva tutelata»

PESCARA. «Non parlo con Sospiri e ho richiesto gli atti alla Regione». Sono le parole dell'assessore all'Urbanistica Antonelli all'indomani dell'approvazione della legge regionale che amplia di 29 ettari la riserva naturale Pineta dannunziana. Sotto accusa, c'è il consigliere regionale che non avrebbe interpellato l'amministrazione prima di votare la legge che riguarda il Comune.

La legge regionale, adesso, rischia di bloccare la mastodontica opera di Terna: l'elettrodotto che trasporterà energia dal Montenegro. Ma la polemica è soprattutto concetrata sul nuovo perimetro di 29 ettari che, inoltre, taglierebbe fuori, per le norme di salvaguardia, le proprietà di alcuni costruttori come Aldo Primavera, Enio Chiavaroli e Debora Caldora ma anche alcuni progetti di interesse pubblico come la sede della Rai di 14 mila metri quadrati che risulterebbe inserita al 90% nella riserva. L'assessore Marcello Antonelli vuole vederci chiaro e sapere come il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri abbia avuto le piantine del Comune inducendo al voto favorevole i consiglieri regionali. Una lite in cui stanno intervendo anche gli altri partiti come l'Idv del consigliere Adelchi Sulpizio che vede nello scontro tra «Sospiri-Antonelli l'ennesima resa dei conti in una maggioranza tenuta insieme oramai solo dalla paura di tornare alle elezioni. Perché questa volta, con quei 29 ettari», dice il consigliere, «a guadagnarci sarà soltanto la città di Pescara che potrà godere dell'ampliamento della Riserva naturale».

Per il consigliere di Prc Maurizio Acerbo quei 29 ettari in più finalmente sono la fine di «un polverone per difendere gli interessi dei costruttori che hanno acquisito negli anni aree che non erano destinate all'edilizia privata».

«La nuova perimetrazione», prosegue Acerbo, promotore della legge insieme ad Antonio Saia, «mette al riparo le aree dall'edilizia privata e dagli accordi di programma. Invece di occuparsi di un piano di assetto naturalistico che non gli compete, Antonelli farebbe bene a preoccuparsi della variante di salvaguardia degli edifici storici». Anche il Pd interviene nella polemica e il capogruppo Moreno Di Pietrantonio dice: «Non abbianmo nessuna perplessità, condividiamo in pieno l'ampliamento della Riserva naturale perché è una grande risorsa per la città. Noi siamo sempre determinati a tutelare l'ambiente e a migliorare la qualità della vita». Così, anche il consigliere Pd Paola Marchegiani che aggiunge: «Siamo favorevoli a un ampliamento così prezioso. E' importante che beni come la Riserva vengano tutelati e che il territorio non sia consumato da speculazioni edilizie. E questo è dimostrato dalla linea politica seguita dalla nostra amministrazione che ha portato alla riunificazione dei 2 comparti e all'impegno per recuperare un ulteriore ettaro di pineta» (p.au.)

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