Porto, Testa e Mascia siglano la pace

Presidente della Provincia e sindaco: "No alla polemica sui commissari, lavoriamo insieme"

PESCARA. «Da due anni Provincia e Comune, finalmente, marciano con lo stesso passo, senza alcuna frizione né dissenso». A una sola voce, il presidente della Provincia Guerino Testa e il sindaco Luigi Albore Mascia siglano la pace dopo la polemica per la nomina dei commissari sul porto canale e fiume: Testa aveva avanzato l'ipotesi di una sua candidatura con Albore Mascia come spalla.

Un'idea bocciata da Albore Mascia propenso, invece, a lasciare tutto in mano ai tecnici. «Rientra nella normalità dei rapporti istituzionali», dicono con diplomazia Testa e Albore Mascia dopo giorni ai ferri corti, «tracciare, su alcune tematiche, percorsi diversi per raggiungere comunque la stessa finalità. Fa parte del confronto dialettico democratico proporre soluzioni solo apparentemente discordanti. È proprio da quel confronto che nascono idee e progettualità che garantiscono la crescita del territorio che insieme amministriamo».

Per il presidente della Provincia e il sindaco, la «battaglia per salvare il porto canale», bloccato dal dragaggio che non decolla, è una sola: «Le nostre istituzioni», proseguono, «sono impegnate da due anni per salvare il porto canale dall'insabbiamento dei fondali e dalla conseguente chiusura: vale la pena ricordare le decine di note indirizzate in modo congiunto a governo, ministri, parlamentari, documenti in cui insieme, Comune e Provincia, hanno fatto sentire la propria voce, ottenendo l'incremento dei fondi per il dragaggio nell'immediato e, in prospettiva, l'assegnazione di finanziamenti per lo sviluppo del porto, come ufficializzato in una riunione alla quale abbiamo partecipato la scorsa settimana». Per zittire la polemica, Testa e Albore Mascia citano le altre «battaglie come evitare l'introduzione del pedaggio sull'asse attrezzato e l'impegno per la delocalizzazione delle antenne da San Silvestro». (cr.pe.)

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