Posti barca, Pescara terza in Italia

Il piano di Becci per il rilancio: «Ma l'ex Cofa è un freno allo sviluppo»

PESCARA. Sono 950 posti barca più un centro commerciale con 14 negozi e uno spazio espositivo di 6.650 metri quadrati a fare del porto turistico Marina di Pescara la terza struttura in Italia dopo Savona e Napoli. Il piano della Camera di commercio, azionista unico del porto turistico, è cercare l'oro degli yacht perché il turismo della nautica non conosce crisi. Dei 950 posti barca, più di settecento sono di proprietà mentre gli altri sono usati per l'ormeggio quotidiano a prezzi da 24 a 225 euro al giorno. «Per la Camera di commercio», spiega il presidente Daniele Becci, «il porto turistico è un volano per il turismo ma è anche un punto di partenza per lo sviluppo urbanistico di Pescara».

IL MOSTRO DELL'EX COFA Per Becci, il Marina di Pescara può crescere ma deve fare i conti con la barriera formata dai ruderi dell'ex mercato ortofrutticolo, un mostro di cemento cadente e amianto che si sbriciola tra il ponte del Mare, la casa degli yacht e la riviera con la pista ciclabile. La Camera di commercio tratta per acquistare l'ex Cofa dalla Regione Abruzzo: un affare da 10 milioni 240 mila euro. «Con la proposta di acquisto dell'ex Cofa», spiega Becci, «l'obiettivo è potenziare il porto turistico e, insieme, riqualificare una zona di degrado che ha bisogno di sviluppo soprattutto dopo la costruzione del ponte del Mare e la riqualificazione della riviera di Porta nuova. Qui, deve nascere la nuova Pescara», sostiene Becci, «un'area che ha l'ambizione di intercettare risorse per ridare slancio all'economia della città con un turismo qualificato».

IL POLO FIERISTICO Alla clientela degli yacht che pretende servizi ed è disposta a pagarli, Becci vuole aggiungere un polo fieristico: «Il padiglione per convegni e piccoli appuntamenti fieristici va potenziato ma questo è possibile soltanto sfruttando l'ex Cofa. Se i pescaresi non hanno vissuto fino in fondo una struttura di qualità come il porto turistico, la responsabilità è dell'ostacolo ex Cofa: i pescaresi si sono assuefatti al degrado ma chi viene per la prima volta in città capisce che c'è un meccanismo che non funziona: puntare sul turismo di qualità una svolta rispetto al passato».

«NO ALL'ELIPORTO» Per comprare l'ex Cofa, la Camera di commercio ferma il progetto del predecessore di Becci, Ezio Ardizzi, di costruire un eliporto sul mare: «Ritengo più importante investire sull'ex Cofa, abbattendo una barriera non solo per il porto turistico ma per Pescara». Le parole d'ordine sono «incrementare i servizi per essere competitivi»: «Accanto al polo fieristico», dice Becci, «è necessario un albergo perché chi arriva a Pescara e non vuole dormire in barca o è impegnato in appuntamenti di lavoro deve avere la possibilità di accedere a un struttura ricettiva. Per esempio, imprenditori e autorità arrivati per la fiera Mediterranea anche da Brasile, Serbia e Bosnia, sono stati spalmati sugli alberghi della città mentre è necessario creare un polo intorno al porto turistico sfruttandone l'ubicazione favorevole con l'asse attrezzato che entra nel porto».

IL FUTURO A PORTA NUOVA Secondo Becci, il futuro di Pescara guarda a Porta nuova: «Un luogo di grande interesse per gli operatori dell'edilizia sarà l'area prospiciente al Marina di Pescara. La zona che dal porto canale arriva allo stadio Adriatico è una parte della città nella quale Pescara avrà il suo compimento: si tratta di una zona degradata che andrà riqualificata con lo sviluppo dell'edilizia residenziale puntando a una fascia medio-alta, lo stesso tipo di mercato che ha fatto di Pescara un'area immobiliare attraente. Sarà compito degli imprenditori», avverte Becci, «trovare un compromesso tra le giuste soluzioni architettoniche e gli indirizzi urbanistici per un'alta qualità della vita».

I FONDALI La concorrenza al Marina di Pescara arriva dalla Croazia: «Le coste sono rocciose e i fondali più capaci», spiega che Becci, uno che ha cominciato a fare i conti anche con il dragaggio. «Sì, il porto turistico soffre i fondali bassi e non può avere un solo corridoio d'ingresso. C'è la necessità una programmazione annuale dei lavori, non ci si può ricordare del problema all'inizio dell'estate». Becci parla «dell'estate del rilancio per il porto turistico»: una stagione di appuntamenti, intitolata Estatica, che si conclude il 28 agosto con il concerto di Samuele Bersani. Dopo la polemica per i due milioni di euro di debiti trovati in bilancio, Becci dice: «Guardiamo avanti, siamo in attesa di conoscere il piano industriale del Marina di Pescara: più entrate, taglio dei costi e investimenti per avere un ritorno nel breve e lungo periodo».

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