il parere di chi lo usa 

«Pratico, economico ed ecologico» 

Franco Marchegiani: risparmio garantito. Carlo Petrore: è l’ideale

PESCARA. «Pratico, economico, non inquina e aiuta anche a risolvere molti problemi del traffico, ma deve essere regolamentato e usato con intelligenza». L’ex centrocampista biancazzurro, Franco Marchegiani, riassume così i vantaggi che ha riscontrato nell’utilizzo del monopattino elettrico. «Ne ho acquistati uno per me e uno per mio figlio: ho speso 390 e 320 euro, ma in un mese sono riuscito ad ammortizzare i costi risparmiando con la benzina, con l’assicurazione della moto che quest'anno non ho rinnovato, con i parcheggi e persino con le multe, visto che ogni estate ne beccavo 3 o 4 mentre ad oggi sono ancora a quota zero», scherza. «Mi trovo molto bene», aggiunge Marchegiani, «lo uso per andare al mare da Eriberto e per raggiungere l’ufficio a Montesilvano. Generalmente ripongo il mezzo in auto, parcheggio sulle strisce bianche, anche lontano da dove devo andare, e poi percorro il resto del tragitto con il monopattino. Ho affrontato questo discorso tante volte: per muoversi a Pescara è l’ideale, anche perché non inquina e può essere una buona soluzione per i problemi del traffico. Tuttavia», precisa, «credo che ci voglia intelligenza, educazione e senso civico. Sono favorevole a un regolamento che disciplini le strade dove possono circolare questi mezzi, l’età di chi li conduce e i limiti di velocità, altrimenti possono diventare pericolosi».
Un altro appassionato di smart mobility è Carlo Petrore, titolare del negozio Gman, in via Trento. «Mi sono innamorato di questi mezzi a Parigi, dove si possono anche prendere in affitto scaricando un’app sullo smartphone e pagando con la carta di credito, poi li ho ritrovati a Barcellona e di recente a Milano. Ne ho acquistato uno da un paio di mesi e non riesco a farne a meno: lo trovo veloce, comodo e adatto a una città pianeggiante come Pescara. Per percorrere brevi tragitti, fino a 3-4 chilometri, è l’ideale anche con il caldo, lo preferisco ad altri mezzi come la bici, l’autobus, il taxi o la metro». (y.g.)