Processo appalti, la difesa di Dezio: "Atti nulli"Il pm: "È tutto in regola". E il giudice li dà ragione

Battaglia sulle eccezioni preliminare nel processo a carico dell'ex sindaco di Pescara, D'Alfonso, e di altre 23 persone per le presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune (foto: Dezio, a sinistra, e l'avvocato Spagnuolo)

PESCARA. La difesa: "Gli atti del processo sono tutti nulli". L'accusa: "È tutto in regola". E il giudice dà ragione ai pm e respinge la richiesta. È battaglia sulle eccezioni preliminare nell'odierna seduta del processo a carico dell'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso e delle altre 23 persone rinviate a giudizio, nel febbraio scorso, nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune.

Dezio: "Gli atti sono nulli"
. Tra gli imputati figurano gli imprenditori Carlo e Alfonso Toto e l'ex braccio destro di D'Alfonso, Guido Dezio. È stata la sua difesa, cui si sono associati tutti gli altri imputati, a sollevare la questione preliminare. Secondo i legali, che contestano anche l'indeterminatezza e la genericità dei capi d'imputazione, sarebbero nulli tutti gli atti successivi al sequestro del 15 gennaio 2008. Tra questi vi è anche la famosa “Lista Dezio” che conterrebbe la contabilità dei versamenti fatti dagli imprenditori. La nullità sarebbe dovuta alla mancata notifica a Dezio della convalida del provvedimento.

Il giudice dà ragione all'accusa
. I pm hanno replicato presentando in aula un documento che dimostrerebbe come il 18 gennaio 2008 il provvedimento sia stato notificato a mano a Dezio. "È tutto in regola", hanno sostenuto e il collegio giudicante, presieduto da Antonella Di Carlo, gli ha dato ragione dopo poco più di 30 minuti di camera di consiglio. Le eccezioni sono state respinte perché infondate e il processo è passato alla fase del dibattimento.

Ammessi tutti i testimoni. L'udienza è poi proseguita con le richieste istruttorie. Il collegio ha ammesso tutte le testimonianze richieste sia dalla difesa sia dall'accusa. Proprio da quest'ultima si ripartirà il prossimo lunedì. Il pm Varone chiamerà a testimoniare anzitutto le parti offese, i proprietari del bar del tribunale, poi gli investigatori. Intanto per accellerare i tempi del processo, il Collegio ha deciso che saranno effettuate udienze tutte le settimane, e precisamente ogni lunedì, sino alla pausa estiva.
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