Progetto mobilità sostenibile Fondi per nuove piste ciclabili 

Finanziamento del ministero dell’Ambiente per percorsi in centro e a Porta Nuova Civitarese: «Nascerà anche una ciclostazione con 150 bici elettriche in prova»

PESCARA. Un milione di euro al comune di Pescara per promuovere gli spostamenti sulle due ruote. Li stanzierà il ministero dell’Ambiente che ha inserito il progetto della città adriatica tra quelli finanziati dal “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro” (legge 221/2015). Complessivamente il progetto è da 2 milioni di euro ma la parte restante dei fondi necessari esiste già e rientra nel progetto “Bici in rete” che prevede una serie di interventi sempre in tema di mobilità sulle due ruote, già in corso o da realizzare.
Ne parla l’assessore alla Mobilità Stefano Civitarese Matteucci che annuncia anche altre novità imminenti, tra cui la gara da 750mila euro che «sta per partire» per realizzare nuovi tratti di pista ciclabile nel “quadrilatero direzionale” e che sorgeranno in via Marconi, via Conte di Ruvo, via D’Annunzio, alla rotatoria dell’ex campo Rampigna e in via Caduti del forte, da ricollegare ai tratti già realizzati. Avverrà una «rivisitazione dell’esistente», in quest’area, e saranno create le “case delle biciclette”, degli spazi che consentiranno alle due ruote di fermarsi davanti alle auto, ai semafori di piazza duca D’Aosta. Nella gara d’appalto saranno inserite anche «la pista ciclabile su via Pepe e la realizzazione di un cordolo per delimitare la pista ciclabile di via Regina Margherita». Tra i progetti da concretizzare c’è poi la ciclostazione, «da progettare nei locali del Comune attigui alla stazione ferroviaria di Porta Nuova che al momento sono sottoutilizzati. Sarà un punto di riferimento tra chi vuole effettuare lo scambio treno-bici, una sorta di parcheggio». Per i dipendenti di alcune aziende (da individuare) saranno disponibili in prova per un mese 150 bici elettriche e pieghevoli, con finanziamenti per chi vuole acquistare il mezzo.
La politica che si segue, sottolinea Civitarese, è di «incentivare gli spostamenti sostenibili casa-lavoro mentre si sta già lavorando sugli spostamenti casa-scuola».
Il Comune non è solo, su questo filone. Il progetto che ha appena ottenuto il finanziamento del ministero (che copre il 49% del totale) è degli uffici comunali in partenariato con l’Associazione Euromobility e la Società Cras e si è pensato anche alla costituzione di «un Mobility Centre, un ufficio dedicato alla gestione del progetto». Sarà anche attivata «una piattaforma tecnologica di carpooling», ci saranno dei «corsi di ecoguida e attività di formazione dei mobility manager». Dei totem motivazionali conteranno il transito dei ciclisti e saranno diffusi i kit mobilità (ad esempio pettorine e piantine), mentre per il trasporto pubblico locale sono previste delle forme di incentivazione. Un pacchetto di misure che si aggiunge agli interventi (per oltre un milione di euro) sulla mobilità sostenibile finanziati dal ministero per le periferie che riguarderanno le zone meno centrali.
«Se non si fanno le infrastrutture la cultura non cambia», conclude Civitarese ricordando che in altri paesi, «nel Nord Europa, sono state prima realizzate le opere e poi sono arrivati i buoni risultati». In questa ottica le proteste degli ultimi giorni per la nuova pista ciclabile in via Muzii appaiono ridimensionate anche perché non è detto che «chi strilla corrisponda necessariamente alla maggioranza dei cittadini».
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