Qualità della vita, Mascia: Pescara non è ScampiaLa replica dalla Campania: "Il paragone è inutile"

Il sindaco non gradisce i dati della ricerca della Sapienza che vede la città scendere alcune posizioni nella qualità della vita e cita il rione napoletano che insorge: "Con questo paragone dimostra di essere un signore"

PESCARA. "Vogliamo 'ringraziare' il sindaco di Pescara, davvero un signore, per aver additato il quartiere di Scampia quale sfolgorante esempio di contesto sociale votato a omicidi, stupri, rapine e truffe". Così, il presidente del Gruppo Caldoro Presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Salvatore, commentando le dichiarazioni del sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, dopo la pubblicazione dell'indagine del quotidiano ItaliaOggi che vede la sua città scendere alcune posizioni nella speciale classifica sulla qualità della vita.

Le parole di Mascia. "Pescara non è Scampia e non è il Bronx: ritengo inaccettabile il quadro dipinto da Italia Oggi e dall'Università La Sapienza che, peraltro, non sappiamo neanche dove abbiano pescato i dati di rilevamento per poi trarre conclusioni che ritengo danneggino in modo grave l'immagine e l'economia della nostra città", ha detto il sindaco Mascia dopo la pubblicazione dell'indagine del quotidiano ItaliaOggi. "Pescara non è una città di omicidi, rapine, truffe, non è una città di 'violenze sessuali', ma oggi è una città sicura, in continua crescita, eppure ancora a misura d'uomo, dove c'è un elevato livello di controllo e di prevenzione-repressione dei reati e della microcriminalità grazie all'azione costante delle Forze dell'Ordine. Parliamo di una classifica in totale controtendenza rispetto ai dati, concreti e verificabili, forniti appena lo scorso 30 dicembre dal questore Passamonti nel corso della conferenza stampa di fine anno, dati che hanno tracciato un quadro ben diverso, e ritengo ben più veritiero della nostra città e della sua provincia. In particolare il questore stesso ha sottolineato come nel 2011 il numero dei reati abbia fatto registrare un netto calo, con una flessione del 2,45 per cento rispetto al 2010, smentendo in maniera netta un presunto calo di quattro posizioni di Pescara come qualità della vita".

La protesta dell'assessore campano. "Comprendiamo che il primo cittadino di Pescara possa non condividere le valutazioni dei ricercatori della Sapienza", replica il consigliere regionale campano, "ma davvero non si capisce il bisogno di dover rivoltare il coltello nella piaga di un quartiere che, come sottoscriveva in un suo saggio Giorgio Bocca, libero pensatore mai tenero nei confronti di Napoli e del Sud, ricordò che 'Napoli siamo noi' sottolineando nella copertina del suo libro il 'dramma di una città nell'indifferenza dell'Italia'. Un dramma che non è solo di un rione o di una città ma che rischia, per via dell'indifferenza o peggio di certo inutile malanimo, di trascinare con sè l'intero Paese. Peccato che nel 2012 c'è ancora chi non lo comprende. Va da sè che almeno noi le maniche continueremo a rimboccarcele con un ottimismo che saprà andare ben oltre certe infelici sortite o inspiegabili cadute di stile".
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