«Quel video non è reale, la realtà è mistificata»
PESCARA. «È fin troppo evidente che nel video ci sono parole e immagini imposte dalla politica locale con un risultato approssimativo, autoreferenziale». A Piero Giampietro, capogruppo del Pd, il...
PESCARA. «È fin troppo evidente che nel video ci sono parole e immagini imposte dalla politica locale con un risultato approssimativo, autoreferenziale». A Piero Giampietro, capogruppo del Pd, il video commissionato dall’amministrazione Masci per lanciare la città verso il G7 «non è piaciuto e spiace dirlo quando c’è di mezzo il lavoro di altre persone. Ma, dalle telefonate che sto ricevendo, non è piaciuto anche a tanti altri pescaresi». Giampietro aggiunge: «Sia chiaro: anche se l’agenda del governo Meloni ci trova profondamente critici, la sessione G7 è un’occasione per Pescara e andrebbe valorizzata, ma credo che il video non tocchi le corde giuste: è molto distante dai lavori che in Abruzzo, e anche a Pescara, si producono regolarmente quando la politica ha l’umiltà di fare un passo indietro per il bene comune». L’appalto per la comunicazione del G7, affidato direttamente e senza gara, vale 150mila euro. «A fronte di risorse così rilevanti messe in campo dal Comune», dice il consigliere Pd, «spero si possa giungere a risultati più brillanti che la città merita».
Anche Carlo Costantini boccia il progetto: «Se il video deve essere giudicato sulla base della capacità di vendere commercialmente un prodotto, è efficace. Se va giudicato sulla capacità di rappresentare in modo oggettivo la realtà, è completamente privo di credibilità. Pescara sta vivendo una fase di declino che dura da anni. La politica», dice Costantini, «consuma il suo impegno e le risorse di cui dispone per realizzare solo ciò che appare e non quello che serve per proiettare la comunità verso il futuro. Se la classe dirigente che governa Pescara avesse amministrato negli anni ’70, ’80 o ’90 Pescara non avrebbe stazione, porto turistico, aeroporto, area di risulta e asse attrezzato».
«Il video conferma quanto detto per il G7: l’approccio è quello della propaganda e della vendita merchandising», commenta Simona Barba di Alleanza Verdi e Sinistra-Radici in Comune, «che sia La notte dei Serpenti o il G7, la visuale è sempre la stessa, importa non il messaggio ma l’immagine, venduta sempre allo stesso pubblico, cioè ai pescaresi. Siamo in una crisi internazionale senza precedenti, tra guerre e distruzioni per il cambiamento climatico, e noi inneggiamo a una città sgargiante e colorata da cartolina, in perfetta asincronia. Il linguaggio usato coerentemente è retorico, in puro stile commerciale, come i mezzi tecnici utilizzati, i droni. E dove sia la vera città di Pescara, con le sue luci e le sue ombre, non è dato saperlo».
«Una mistificazione offensiva per chi vive davvero ogni giorno la nostra città», dice Paolo Sola del M5S, «tutti i pescaresi e i commercianti sono soffocati dai cantieri e dalle scelte sbagliate degli ultimi 5 anni. Disastri opportunamente omessi da uno spot costosissimo che disegna, di fatto, proprio la città che Masci non è stato in grado di realizzare». (p.l.)