Regali ai costruttori previsti nel Prg

10 Ottobre 2010

L'aumento delle cubature, Colangelo: «Così la norma truffa è un falso problema»

MONTESILVANO. Premi di cubatura del 300 per cento, del 200, del 50. È il Prg del 1999 a prevedere gli incentivi per i costruttori. A una condizione: la presenza sul sito di un fabbricato da demolire. Con questi numeri, si capisce l'origine della colata di cemento su Montesilvano.

Se la politica chiama norma truffa il comma 14 dell'articolo 26 del Prg che dà il 20 per cento di volumetria in più per i comparti di 10 mila metri quadrati, come può definire gli altri incentivi? È l'architetto Aurelio Colangelo a parlare dei premi contenuti nel Prg del 1999, stilato da Rolando Canale con Renzo Gallerati sindaco: «Nelle aree B3», osserva, «l'indice è di tre metri cubi per metro quadro; nelle zone B4 è di due metri cubi per metro quadro; nelle aree B5 è di 1,5 metri cubi per metro quadro. Inoltre», dice Colangelo, «il piano casa voluto dal premier Silvio Berlusconi, a Montesilvano, si applica ovunque tranne che nel borgo del colle con un surplus di volumetria fino al 35 per cento.

Così, la crociata dell'amministrazione contro il comma 14 dell'articolo 26 è un problema falso e inventato».  La norma truffa, sospesa ma senza abrogarla il 28 novembre 2007 dall'amministrazione Cordoma, prevede «una volumetria aggiuntiva» del 20 per cento a patto che la quota di appartamenti in più sia venduta a prezzi agevolati a «portatori di handicap, anziani, separati, immigrati, giovani coppie». L'abrogazione rischia di saltare a causa della bufera politica in corso. 

Una norma giusta ma perversa per la mancanza di paletti che ha dato la possibilità di costruire palazzi più grandi senza agevolazioni per i cittadini. Contro l'abrogazione, nel 2008, sono arrivate 8 osservazioni da Ercole Taraborrelli, Guido Carletti con la Uta sas, Colangelo, Candeloro Di Sabatino con l'Europiemme, Manuela Di Girolamo, Rinaldo D'Amore, Giselda Di Marcantonio, Luca Di Persio

La commissione Urbanistica, presieduta da Luigi Marchegiani, ha bocciato le osservazioni ma senza consegnarne copia ai consiglieri: «La mia osservazione», spiega Colangelo, «mira a disciplinare il comma 14 dell'articolo 26 per dare vantaggi alle categorie disagiate. Su questo la politica non si impegna. La verità è che se l'amministrazione avesse voluto cancellare la norma truffa, avrebbe potuto farlo già due anni fa. Oggi il tempo non c'è più».

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