PESCARA

Regata dei Gonfaloni, vince Termoli ma la festa è per tutti / VIDEO + FOTOGALLERY

I molisani piegano anche la resistenza dei favoriti di Vasto. Tra le donne Taranto detta legge, pescaresi agli ultimi posti

PESCARA. L’equipaggio di Vasto, presenza fissa sull’albo d’oro della Regata dei Gonfaloni, ci ha provato vogando a più non posso fino all’ultimo ma si è dovuto arrendere allo strapotere di Termoli: è andata alla marineria del Molise la 27ª edizione della gara storica con il tempo di 23’41’’63. Vasto ha scontato un ritardo di 7 secondi, una manciata di vogate: 23’48’’25. Terzo posto per la Lega navale Molfetta (23’57’’06).

Per Pescara, un’altra delusione: la maledizione dei Gonfaloni continua. Questo il resto della classifica: 4° Martinsicuro, 5° Ortona, 6° Vogatori città di Taranto, 7° Termoli 1, 8° Porto Antico Pescara, 9° Pescara Lifeguard, 10° Giulianova, 11° Passignano e 12° Lega navale Taranto.

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Pescara, la Regata dei gonfaloni
Le imbarcazioni al giro di boa

La gara femminile è andata alla Lega navale Taranto (12’47’’26) seguita da Palio di Taranto (12’52’’04), Lega navale Molfetta (12’53’’30), Termoli 2, Città di Taranto, Termoli 1, Ortona, Circolo Canottieri La Pescara e Porto Antico Pescara.

Il raduno delle marinerie – 21 le squadre che si sono ritrovate al porto – è una tradizione nata nel 1995 per volontà dell’armatore battagliero Giovanni Verzulli e portata avanti dal figlio Fabrizio, presidente dell’associazione Il Maestrale: alla fine della giornata di gara, Verzulli è rimasto con un filo di voce.

Quanto basta per dare l’appuntamento al 2023 con la 28ª edizione: «Ci rivediamo l’anno prossimo», ha detto. Sport, tradizioni marinare, amicizia, musica e pesce fritto. «Un’immagine bellissima», le parole del sindaco Carlo Masci davanti ai gozzi, così si chiamano le imbarcazioni di legno lanciate sul fiume.

«È un orgoglio essere qui», ha detto l’assessore allo Sport Patrizia Martelli. «Una grande festa», per l’assessore al Turismo Alfredo Cremonese. Ci hanno provato anche le squadre pescaresi a imporsi ma senza successo: ormai da troppo tempo, Pescara manca la classica sfida. E pensare che ai nastri di partenza, alla banchina sud del porto, si sono presentate due formazioni: la Pescara Lifeguard (27’20’’33) con Alessandro Surricchio, Bruno Cipollone, Pietro Imbastaro, Simone Amoruso, Francesco Romano, Patryk Klos, Samuele Mancini, Cristiano D’Arrigo, Vinicius Camargo, Fernando Antonacci e Krescmir Orsini; e il Porto Antico Pescara (26’36’’88) con Giuseppe Di Persio, Gabriele Coccia, Christian Amoruso, Ugo Carugno, Alessandro Montefusco, Paolo Romano, Costantino Costante, Franco Di Marzio, Andrea Tassoli e Raffaele Di Lizio. Il Porto Antico Pescara ha schierato anche una squadra femminile: Emanuela Di Tillio, Sabrina Pantalone, Ilaria La Guardia, Alessandra Troilo, Fabrizia Della Penna, Luisa D’Aurizio, Monica Di Sipio, Annarita Catena, Rita Donia, Rosetta Donia, Irene Natale e Giuseppe Di Persio. Questa la squadra della Ciurma Vasto che è arrivata seconda: Michele Di Pardo, Loris Stivaletta, Roberto Taddeo, Antonio Santarelli, Antonio Bozzelli, Roberto Scinocca, Antonino Guastadisegni, Federico Cosenza, Michele Pezzotta, Francesco Marzocchetti, Marco Galante, presidente Claudio Luciano e il timoniere Filippo Ciccotosto.