I proprietari della Baita della Sceriffa di Rigopiano, a Farindola

Rigopiano vuole ripartire: riapre la Baita della Sceriffa 

Liberata la strada del versante teramano che porta allo storico locale I titolari: «Sarà dura andare avanti, ma siamo determinati e non ci arrendiamo»

FARINDOLA. Rigopiano riparte. Un primo segnale di risveglio arriva dalla Baita della Sceriffa che, da oggi, riapre. «Ancora profondamente ferita, ma ora come non mai determinata», scrivono i proprietari della storica e suggestiva baita immersa nel verde di Farindola, a poca distanza da quegli stessi luoghi spazzati via dalla valanga che lo scorso 18 gennaio ha travolto e distrutto il resort Rigopiano provocando la morte di 29 persone. «Per noi sarà durissima», dicono i proprietari delle Sceriffa. Un messaggio rilanciato dalla pagina Facebook dell’attività rivolgendosi ai clienti: «Ma con il sostegno e l’affetto che da sempre ci avete dimostrato siamo sicuri che insieme riusciremo, nel tempo, a riportare pace e serenità in questo magnifico territorio. Lo dobbiamo a noi, lo dobbiamo a voi, ma soprattutto lo dobbiamo a loro», concludono i ristoratori della Sceriffa riferendosi a tutti coloro che hanno perso la vita nella tragedia dello scorso gennaio.
La Sceriffa potrà dunque riaprire oggi dopo che ieri, finalmente, si sono conclusi i lavori di pulizia della strada provinciale 37, quella che da Castelli conduce a Rigopiano. Resta ancora bloccato il versante pescarese. La strada provinciale che da Farindola porta a Rigopiano è chiusa al passaggio dopo la sciagura dello scorso 18 gennaio: ad impedire l’accesso ai non autorizzati è stato nominato Enrico Colangeli, funzionario del Comune di Farindola e anche uno dei 6 indagati nell’inchiesta sulla tragedia Rigopiano. Fino a qualche tempo fa, invece, ad assicurare un presidio ed un blocco per curiosi sulla strada che porta a Rigopiano, passando proprio dinanzi al resort distrutto, erano i carabinieri. «Nulla sarà mai più come prima, tutto ci fa ancora tremendamente male, ma non vogliamo permettere l’abbandono ed il declino di questa zona. Per questa causa ci siamo battuti ed in memoria del nostro grandissimo amico Roberto (il proprietario del Resort Rigopiano), dei suoi ragazzi e di quanti quel maledetto 18 gennaio ci hanno lasciato, vogliamo ripartire. Non ci arrendiamo perché questo territorio ci ha dato tanto e soprattutto perché lo dobbiamo a lui che mai e poi mai avrebbe voluto vedere morire cosí Rigopiano», hanno detto ancora i proprietari della Baita della Sceriffa. La riapertura del locale, che su Facebook ha ricevuto tantissimi attestati di stima e vicinanza dai suoi affezionati clienti, è un messaggio positivo per tutto il comprensorio di Rigopiano e di Farindola che, adesso, hanno bisogno di rimettere in moto la macchina economico turistica.

Francesco Bellante
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