Rimosse nove barche abusive sul fiume

Intervento della Capitaneria di porto lungo il molo gestito da un privato, portate via tutte le imbarcazioni senza permessi

PESCARA. È partita la caccia alle barche ormeggiate abusivamente sul lungofiume. Ieri mattina, gli uomini della Capitaneria di porto hanno effettuato un blitz sulla golena nord per individuare e far rimuovere tutti i natanti privi di autorizzazioni all’attracco in quel punto dello scalo marittimo.

Il blitz è avvenuto nel tratto di fronte al Comune, affidato in gestione di recente dalla Capitaneria alla concessione demaniale marittima L’ancora, di cui risulta titolare il 55enne venezuelano, ma residente da tanti anni a Pescara, Oberdan Caposano. Ossia, lo stesso imprenditore che l’estate scorsa ha organizzato dei viaggi in battello lungo il fiume Pescara.

Proprio il passaggio dalla gestione pubblica a quella privata è all’origine di questo blitz della Capitaneria di porto. Secondo quanto riferito, il concessionario avrebbe richiesto l’intervento dei militari per eliminare le imbarcazioni abusive e poter avviare dei lavori di manutenzione lungo il tratto del lungofiume.

Così, alle prime ore del mattino è partita l’operazione di sgombero. Alcuni militari della Capitaneria hanno cominciato a controllare i natanti ormeggiati sulla golena nord per individuare le imbarcazioni prive di autorizzazioni. Nel frattempo, due operatori a bordo di una barca a motore hanno agganciato il primo gozzo abusivo e lo hanno trasportato sull’altra sponda del fiume, al di fuori della concessione demaniale marittima assegnata all’Ancora.

Questa operazione è andata avanti per tutta la mattinata e alla fine il numero delle imbarcazioni rimosse è salito a nove. Un lavoro di ripristino della legalità, è stato definito dagli operatori che hanno preso parte all’iniziativa di ieri.

«Le barche portate via», hanno spiegato più tardi fonti della Capitaneria di porto, «non sono state sottoposte a sequestro. Ai proprietari non verrà applicata alcuna sanzione».

In realtà, come ha tenuto a precisare la Capitaneria, l’intervento di ieri non è stato improvvisato, ma era stato già annunciato alcuni giorni prima con alcuni avvisi. Evidentemente, non tutti devono averlo letto.

Tra l’altro, a detta della Capitaneria, interventi del genere sarebbero già avvenuti in passato in altre occasioni sempre per liberare alcune concessioni demaniali marittime assegnate ai privati titolari.

I titolari delle imbarcazioni rimosse, quindi, non dovranno pagare sanzioni, ma per poter attraccare di nuovo in quel tratto del lungofiume saranno costretti a pagare dei canoni stabiliti sulla base di tariffari emanati dal titolare dell’Ancora.

Finora, invece, gli ormeggi delle barche in quel tratto di fiume erano assolutamente liberi e di fatto gratuiti.

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