Ripartono i lavori nella casa di riposo abbandonata da anni

L’assessore Di Pietro: «Sì alla pulizia dell’area di via Arapietra» Ma per ristrutturare l’edificio servono i soldi dei privati

PESCARA. Dopo le proteste dei residenti della zona, l’amministrazione comunale ha finalmente annunciato l’avvio dei lavori di pulizia dell’area verde intorno alla casa di riposo di via Arapietra chiusa da 13 anni. «Martedì prossimo», ha detto l’assessore Laura Di Pietro, «due squadre interne degli operatori del verde del Comune cominceranno le operazioni di sfalcio, pulizia, potatura e ripristino del decoro della grande area verde che circonda la struttura un tempo adibita a casa di riposo e che da anni non ospita più utenti perché è fatiscente».

Tre mesi fa, più precisamente il 12 agosto scorso, l’imprenditore Franco Lamante titolare della società River center aveva inviato addirittura un esposto alla procura per denunciare la grave situazione di degrado in cui versa la casa di riposo, chiusa nel 2004 per avviare la ristrutturazione mai completata. Da allora, l’immobile è rimasto abbandonato ed è diventato rifugio di tossicodipendenti e senzatetto.

Tra l’altro, Lamante aveva già denunciato al Comune e alla Asl questa situazione di degrado nell’ottobre 2011 e nel settembre 2012, ma le sue segnalazioni erano rimaste inascoltate.

Ora, qualcosa si muove. La Di Pietro ha anche rivelato l’intenzione dell’amministrazione comunale di riprendere i lavori di ristrutturazione fermi dal 2008. In proposito, è stato già avviato un project financing per coinvolgere qualche privato nell’operazione. «A causa di recentissime modifiche normative», ha spiegato l’assessore, «i tempi per avviare questo progetto sono destinati a dilatarsi. Nel frattempo, abbiamo deciso di intervenire anche raccogliendo le segnalazioni dei residenti della zona per ripulire totalmente il suo giardino che confina con via Arapietra e via Parco nazionale d’Abruzzo».

«Conclusi i lavori dentro questa area», ha concluso, «interverremo nel parco compreso tra strada vecchia della Madonna e via del Santuario per ripristinare il decoro anche in quel piccolo scrigno verde».

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