Risse e ubriachi, il centro come una latrina. Il video choc sulle strade della movida di Pescara

Schiamazzi, molestie e bisogni ovunque capita. I residenti girano le immagini di nascosto e inviano 300 firme di protesta al sindaco

PESCARA. Un giovane sudafricano orina sul marciapiedi nella centralissima piazza Muzii, in pieno giorno. Un ragazzo lo vede e lo rimprovera, ottenendo come risposta il lancio di una birra addosso. Passa di lì una pattuglia di vigili urbani, si ferma un istante e poi tira dritto. E’ uno dei tanti episodi visibili nel video che pubblichiamo insieme a questo articolo e denunciati dai residenti della zona che da qualche tempo ormai ospita la movida pescarese. Quel quadrilatero di vie del centro che ruotano intorno al mercato coperto, e in cui gli interessi degli esercenti a volte si scontrano con quelli degli abitanti. E così, se i primi hanno dato vita al comitato “Cordialmente Battisti”, i residenti rispondono con il comitato “Tranquillamente Battisti”, per la tutela della quiete e del decoro pubblico.

[[(Video) Pescara, il centro trasformato in latrina: il video choc]]

«Il problema esiste da circa due anni ma è diventato inaccettabile da quando la pavimentazione, e quindi l’isola pedonale, è arrivata fino a piazza Muzii», spiega Federico Di Filippo, portavoce del comitato dei residenti, promosso anche da Sandro Marino e Marco D’Urbano. Insieme a loro, uno stuolo di più di 300 cittadini che hanno firmato l’esposto presentato alla Procura, al questore e al sindaco Marco Alessandrini. Denunciano «gravi problemi di civile convivenza, igiene e ordine pubblico» che interessano l'area del mercato coperto di piazza Muzii, via Cesare Battisti e via De Cesaris, ma anche piazza Santa Caterina, via Quarto dei Mille, via Giuseppe Mazzini.

Nello specifico, viene segnalato che in quella zona «vi è un’elevatissima concentrazione di locali dove vengono somministrate bevande alcoliche dal pomeriggio fino alle prime ore del mattino successivo; ciò comporta che gli avventori, dopo aver ecceduto nelle consumazioni, vaghino per le vie della zona fino alle prime luci dell'alba producendosi in urla, schiamazzi e litigi, a volte anche violenti, e insudiciando il suolo pubblico e le aree private adiacenti con bottiglie vuote e residui organici».

Tutto questo, come si legge ancora nell’esposto, «a danno della cittadinanza residente, la quale si vede così sistematicamente privata delle ore notturne di sonno e di quiete, ed è costretta a vivere in una condizione di pericolo per la propria incolumità e di precaria igiene pubblica». I residenti chiedono una serie di interventi: prima di tutto, l’istituzione nella zona di un presidio fisso di forze dell'ordine, soprattutto nei fine settimana; e poi, la chiusura dei locali entro le 24, o comunque il divieto di vendita o somministrazione di bevande alcoliche dopo quell’ora.

Ma anche il divieto di consumare cibi o bevande al di fuori degli spazi in concessione dei locali; l’identificazione dei soggetti che vengono colti in flagranza di reato (molestie, disturbo della quiete pubblica, rissa, danneggiamento); la pulizia dell'area con idranti alle 24 di tutti i giorni; la verifica del rispetto dei livelli massimi di rumorosità nei locali in cui viene prodotta musica, e la verifica del rispetto della normativa sullo smaltimento dei fumi e delle esalazioni provenienti dai ristoranti. Tutte richieste che i residenti porteranno oggi sul tavolo del sindaco e dell’assessore al Commercio Giacomo Cuzzi. «La situazione è già estremamente rischiosa», afferma Di Filippo, «ed è destinata a diventare esplosiva nel giro di un paio di settimane, con la chiusura dei locali balneari». Quella che viene descritta è una condizione di difficile convivenza con una serie di attività che iniziano nel pomeriggio per protrarsi fino a notte inoltrata.

«Qua è impossibile vivere», spiega il portavoce del comitato, «nel pomeriggio inizia il bivacco di gruppi di extracomunitari che fanno chiasso e fanno i propri bisogni in strada a pochi metri dai bambini che giocano. Sostano lì per ore senza apparenti motivazioni, e si formano capannelli di giovani intorno a loro. In più, non tollerano di essere richiamati all’ordine da noi residenti e rispondono con prepotenza e strafottenza. Verso le 20, comincia poi la frequentazione dei locali per aperitivi e cene, soprattutto nel fine settimana. Tra molte persone civili, ci sono sempre degli incivili che partono con ubriacature e schiamazzi che si protraggono fino a notte fonda, a volte anche dopo le 4 del mattino. Disturbano sia i residenti sia i normali avventori, oltre che gli stessi esercenti. Spesso diventano violenti e tutto finisce con risse, bottigliate, cori da stadio, molestie. Questo fenomeno è favorito dalla scarsa vigilanza, specie nelle ore più tarde».

C’è poi il discorso della sporcizia. «Vomito e orina, ma anche bottiglie e bicchieri in frantumi», conclude Di Filippo, «che spesso finiscono sulle auto, ma a volte anche su qualche malcapitato. E la mattina, i vetri rimangono a terra nella maggior parte dei casi. Intorno al mercato coperto c’è un impianto di videosorveglianza, ma non sappiamo se qualcuno abbia mai verificato i video registrati. Noi però vediamo tutto, ed è inaccettabile».

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