PESCARA

Ristorante abusivo sul lungomare, denunciato il concessionario di uno stabilimento

Blitz della Guardia di Finanza: norme edilizie, ambientali e igienico-sanitarie non rispettate. L'uomo deferito anche per falso

PESCARA. Sigilli ai locali adibiti a sala ristorante, realizzati abusivamente sul lungomare di Pescara. La Guardia di Finanza denuncia il concessionario di uno stabilimento balneare per "innovazioni non autorizzate su area demaniale" compiute, come si legge in una nota, "senza rispettare le norme igienico sanitarie, di sicurezza, edilizie, ambientali, urbanistiche e di prevenzione incendi".

Il blitz è stato eseguito dai militari della Stazione navale della Guardia di Finanza di Pescara, nel corso di un'attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti di natura demaniale sul litorale abruzzese. Nel dettaglio, rendono noto le Fiamme gialle, la ditta che gestisce lo stabilimento balneare già nell’estate 2020 aveva "regolarmente svolto l’attività lavorativa utilizzando opere non autorizzate, già oggetto di ordinanza di rimozione da parte del Comune scaturita da un primo intervento dei finanzieri" anche "approfittando degli esigui controlli compiuti a causa della nota emergenza sanitaria". Nei mesi successivi il titolare dello stabilimento ha comunicato al Comune la rimozione delle opere non autorizzate che però per la Finanza sarebbe avvenuta solo parzialmente. Tra le opere abusive rimaste figurano strutture solide, infissi e vetrate destinate sia alla preparazione degli alimenti che alla loro somministrazione.

Alla luce di quanto accertato, i militari delle Fiamme Gialle, con l'ausilio di un tecnico del Comune, su disposizione dell'autorità giudiziaria competente, hanno posto sotto sequestro i locali abusivi, per complessivi 180 metri quadri, impedendo la prosecuzione dell'attività di ristorazione. Il rappresentante legale della società affidataria è stato deferito all'autorità giudiziaria cui dovrà rispondere per gli illeciti commessi. Oltre ai reati edilizi, paesaggistici e demaniali gli è stato contestato il reato di falso per aver presentato al Comune documentazione attestante la destinazione d’uso di alcuni locali non corrispondente al reale utilizzo "ingegnosamente qualificata come ombreggio - si legge sulla nota della Finanza - per eludere la stringente normativa di settore". L’intervento si inserisce nel programma di monitoraggio del reparto operativo aeronavale di Pescara a salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini.