Ristoratore finisce nei guai per la droga

15 Novembre 2022

La Finanza ha trovato lo stupefacente nel locale e a casa dell’imprenditore, tornato già in libertà in attesa del processo

FRANCAVILLA. Un ristoratore francavillese è stato arrestato dai militari della Guardia di finanza di Ortona, dopo che le Fiamme gialle lo hanno sorpreso con circa 400 grammi di sostanza stupefacente tra hashish e marijuana, oltre a un bilancino di precisione.
L’episodio risale a qualche giorno fa quando, nel corso dei controlli predisposti dal comando provinciale di Chieti e finalizzati al contrasto del traffico di droga, gli uomini in divisa hanno fermato il ristoratore a bordo della sua vettura.
I finanzieri, dopo aver notato lo stato di agitazione dell'uomo, hanno deciso di perquisire la sua macchina, all’interno della quale sono stati trovati due panetti di hashish per un peso complessivo di circa 200 grammi. A quel punto, i militari hanno deciso di approfondire le indagini: prima si sono recati nell’abitazione dell’uomo, dove hanno trovato altri 10 grammi di hashish e un bilancino, il tutto nascosto in un mobile in mezzo agli utensili da cucina. Quindi hanno perquisito la sua attività commerciale, un ristorante che si trova nella zona sud della città, quasi al confine con Ortona, trovando un ulteriore etto di hashish. Prima di concludere, le Fiamme gialle sono andate anche nell'abitazione che l'uomo condivide con la sua compagna, e al cui interno sono stati rinvenuti ulteriori 70 grammi di hashish e 6 di marijuana, custoditi in un mobile.
Il quantitativo di droga rinvenuto, unitamente alla presenza del bilancino, ha consentito ai militari di ipotizzare una detenzione ai fini di spaccio della sostanza stupefacente, rispetto all'utilizzo personale. Per questo l’uomo è stato arrestato e condotto in carcere a Lanciano. Tuttavia, nel corso dell'udienza, il giudice pur convalidando l’arresto non ha ritenuto applicare alcuna misura cautelare nei confronti del ristoratore che è tornato in liberà in attesa di processo, come conferma il suo legale, l’avvocato Gaetano Bernasconi: «Nonostante la tesi dell’accusa, che aveva chiesto per il mio assistito la detenzione in carcere come misura cautelare, il giudice ha accolto la tesi dell’uso personale, rimettendolo in libertà. Del resto», spiega il legale, «questa sarà anche la linea che porteremo avanti nel corso del processo e che corrisponde alla realtà: parliamo di una persona incensurata, che purtroppo utilizza frequentemente tali sostanze, ma che di certo non spaccia. Sicuramente non ci troviamo davanti a un trafficante internazionale, com’è stato dipinto in un primo momento».
Con l'uomo è stata denunciata anche la sua compagna, per concorso nel medesimo reato, in quanto una parte del quantitativo di droga rinvenuto è stato trovato nella sua abitazione.
«Il risultato ottenuto», dice il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, colonnello Michele Iadarola, conferma l’attenzione del Corpo nel contrasto alla diffusione e al consumo di sostanze stupefacenti, a tutela, in particolar modo, delle fasce di popolazione più giovanile».
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