Riviera sud, 1.200 firme contro il tunnel

Il comitato cittadino prepara una diffida al Comune per fermare il progetto contestato: «L’intervento è illegittimo»

PESCARA. Una collina artificiale alta 8 metri, all’altezza dell’ex camping, per collegare la Pineta dannunziana al mare. Sotto, una galleria in cemento armato lunga 90 metri, di cui 30 coperti, per il passaggio delle auto. Ecco finalmente l’immagine, pubblicata qui a destra, di come dovrebbe diventare il lungomare di Porta Nuova al termine del terzo lotto di lavori. È stata costruita al computer dal Comitato cittadino Riviera sud, sulla base dei dati forniti dai tecnici del Comune, per spiegare ai pescaresi ciò che sta per accadere in uno dei punti più belli della città.

La petizione. I primi risultati di questa protesta sono stati già raggiunti: il comitato ha raccolto circa 1.200 firme, in poche settimane, da parte di cittadini contrari a questo intervento dal costo di un milione 400mila euro destinato a cambiare il volto del lungomare di Porta Nuova. Intervento che l’amministrazione comunale non è intenzionata né a cambiare e né a fermare. E lo scontro con i cittadini contrari si fa sempre più duro. Dalla parte del comitato si sono schierate anche le associazioni ambientaliste di Italia nostra, Marevivo, Mila donnambiente ed Ecoistituto.

La diffida. Ieri alcuni componenti del comitato, tra cui il portavoce Carlo Gaspari, Antonio Taraborrelli, Filomena Di Crescenzo e Virginia Terra hanno chiamato a raccolta i giornalisti per annunciare le prossime azioni di lotta. Si comincerà con una diffida, che verrà consegnata nei prossimi giorni al Comune per richiedere l’immediata sospensione dell’intervento. «Il nostro obiettivo», ha spiegato Gaspari, «è quello di un confronto con l’amministrazione comunale. Chiederemo di togliere dal progetto sia la collina, che il tunnel». «L’amministrazione deve prima approvare il Piano di assetto naturalistico», ha fatto presente Filomena Di Crescenzo, «perché ogni intervento deve essere fatto tenendo conto delle indicazioni del Piano». «La collina non ci consentirà più di vedere il mare», ha aggiunto Virginia Terra.

L’assemblea. Il comitato cittadino spera di avere un primo confronto con l’amministrazione comunale già stasera, durante l’assemblea pubblica organizzata allo stabilimento balneare Mila. Sono stati invitati all’appuntamento, fissato per le 19, il sindaco Mascia, l’assessore ai lavori pubblici Del Trecco, i gruppi consiliari, ma non il responsabile dell’intervento, cioè l’assessore alla riqualificazione urbana Fiorilli. Ed è probabile che Mascia e Del Trecco disertino l’assemblea.

Il progetto. Ecco i particolari dell’intervento, forniti dal comitato. La collina artificiale, che l’amministrazione chiama Parco delle dune, nascerà all’altezza dell’ex camping e avrà un’altezza massima di 8 metri. Sotto questa è prevista una galleria, in cemento armato, alta 5 metri e lunga circa 90 metri, di cui 30 coperti. Il progetto prevede, inoltre, l’eliminazione di una delle arterie stradali, la riduzione a 6-7 metri dell’altra carreggiata che diventerà a doppio senso di circolazione con la prosecuzione dei marciapiedi nel tunnel.

Il piano stradale all’interno della galleria verrà abbassato di circa 80 centimetri. Verranno inoltre eliminati i parcheggi. «Questo progetto è illegittimo», ha affermato Gaspari, «perché viola alcune norme della legge regionale 96, del 2000, per l’istituzione della Pineta dannunziana».

I lavori. È già tutto pronto per far partire i lavori entro il prossimo settembre. «Il costo per realizzare questo terzo lotto di lavori sulla riviera di Porta Nuova è di un milione 400 mila euro», ha osservato Taraborrelli. «Per fare la collina e il tunnel si spenderanno ben 750 mila euro», ha rivelato Gaspari. Infine, da registrare la proposta avanzata dal capogruppo del Pd a Porta Nuova Giacomo Cuzzi, che ha già presentato la richiesta di un consiglio straordinario sull’argomento. «Si potrebbe realizzare un parco del mare», ha detto, «con la riviera pedonale e un parcheggio sotterraneo, sul modello di corso della Libertà, a Riccione».

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