Ruba whisky al bar, inseguito e preso dai passanti nel centro di Pescara

20 Maggio 2014

Via Fabrizi: si finge cliente, poi scappa con una bottiglia di alcol: inseguito e arrestato. Il complice fugge con 120 euro

PESC ARA. Ha provato a scappare, ma è stato bloccato dai passanti che non l’hanno mollato fino all’arrivo della polizia.

Erano quasi le 18 di ieri quando due persone sono entrate nel bar Caffeina di via Nicola Fabrizi: si sono guardati intorno come fanno i clienti che ordinano un caffè, ma quando si sono accorti che la titolare e il socio erano impegnati a riordinare e pulire il bar, hanno pensato di mettere a segno un furto.

Un gesto lampo e poi sarebbero scappati nel reticolo delle strade del centro di Pescara con una bottiglia pregiata e qualche centinaio di euro.

Ma il furto improvvisato non è stato così facile da mettere in atto: uno dei due clienti-ladri ha afferrato una bottiglia di whisky dal valore di 85 euro dalla parte alta di un espositore e l’ha infilata in una borsa; l’altro ha voluto osare troppo affacciandosi oltre il bancone, affondando le mani nella cassa e prendendo 120 euro.

Se pensava di non essere visto, ha sbagliato i conti: la titolare e il socio hanno capito subito quello che stava succedendo e, quando i due hanno provato a scappare, li hanno inseguiti gridando e cercando di attirare l’attenzione dei passanti di via Fabrizi. Nonostante la pioggia, via Fabrizi era movimentata e i cittadini hanno rincorso e bloccato uno dei malviventi: gli sono piombati addosso all’altezza di via Tassoni e l’hanno tenuto fermo fino all’arrivo della polizia.

La collaborazione tra passanti e forze dell’ordine è stata decisiva, fa notare il capo della volante Alessandro Di Blasio: alla sala operativa della questura sono arrivate tre chiamate in un pugno di secondi. L’uomo, circondato da passanti e proprietaria del bar, ha provato a scappare, scalciando e tirando pugni alla cieca.

Ma non ce l’ha fatta: è stato tenuto fermo fino all’arrivo della polizia. A finire in manette è stato un polacco di 28 anni, R.A., arrestato per il reato di tentata rapina impropria. Quante persone abbiano aiutato la titolare del bar a fermare il malvivente non è ancora chiaro: ai poliziotti, la ragazza ha parlato di un gruppo di «parecchie persone».

L’altro falso cliente è riuscito a fuggire con in tasca i 120 euro presi dalla cassa: i testimoni hanno descritto alla polizia i suoi lineamenti e che cosa indossava. Incrociando l’identikit con il giro di frequentazioni del giovane polacco arrestato, la polizia conta di arrivare a dare un nome e un cognome anche al camplice. Questa mattina, in tribunale, è fissato il processo per direttissima a carico dell’arrestato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA