Montesilvano

Sacchi di rifiuti lanciati dalle auto e spazzatura sotto le case popolari: emergenza a Montesilvano

16 Ottobre 2025

Il caso di via Rimini, degrado e proteste. Vecchi mobili, elettrodomestici e materassi abbandonati. I residenti si appellano all’amministrazione. L’assessore: pronti a sequestrare i mezzi di chi sporca

MONTESILVANO. Cataste di rifiuti disseminate in diversi punti delle aree comuni delle palazzine di via Rimini. È questa la situazione che si incontra tra gli edifici Ater del quartiere Ranalli e che, nelle ultime settimane, sta esasperando non solo i residenti, ma anche gli abitanti delle abitazioni limitrofe, stanchi del degrado e dei cattivi odori che le mini discariche emanano. La zona in questione è da sempre teatro di abbandoni e di comportamenti incivili , ma nell’ultimo periodo la situazione sembra essere davvero degenerata e i rifiuti ormai circondano tutti i cassonetti, impedendo i passaggi sul marciapiede e rendendo anche difficoltoso gettare l’immondizia negli appositi contenitori. La segnalazione arriva proprio dalle persone che risiedono nel quartiere e che, in questi giorni, hanno lanciato un appello all’amministrazione comunale affinché prenda dei provvedimenti definitivi per eliminare, o quanto meno limitare il problema.

Passando in rassegna le cataste all’ombra dei grandi murales realizzati sulle facciate degli edifici, si trovano rifiuti di tutti i generi: dai materassi ai frigoriferi, passando per mobili, divani, sedie, passeggini, carrelli per la spesa, potature, assi di legno, rifiuti speciali come oli o parti di carrozzerie e molto altro. Agli ingombranti si aggiunge anche l’inciviltà di chi scaglia i sacchi dell’immondizia domestica sulle cataste di mobili, aumentando i cattivi odori, la presenza di insetti e di topi e il rischio sanitario che ne consegue.

Nonostante negli anni l’amministrazione comunale abbia provato più volte a installare telecamere di videosorveglianza o fototrappole puntualmente divelte o danneggiate, la situazione non solo non è migliorata, ma addirittura è arrivata ora al punto di massima esplosione.

A spiegarne le ragioni e ad annunciare i prossimi passi per contrastare il fenomeno è l’assessore all’igiene urbana Alessandro Pompei. «Ci sono alcuni soggetti, residenti nelle palazzine e non», riferisce, «che svuotano le cantine e invece, di conferire correttamente i rifiuti in discarica, sobbarcandosi i relativi costi di smaltimento, finora erano abituati a portare tutto nei centri di raccolta della città. Dopo ripetuti accessi, però, gli operatori hanno bloccato tali ingressi per non rendersi complici di un reato. Purtroppo, questo è il risultato ottenuto: che sono persone talmente incivili che le accatastano perfino sotto le proprie abitazioni, almeno per i residenti».

Pompei riferisce anche che molte di queste persone sono state individuate e sanzionate, ma la multa da 300 euro non ha rappresentato un deterrente. «L’ultimo intervento di pulizia accurata è stato compiuto a fine maggio, in occasione del Pulpa Festival e mediamente gli interventi avvengono ogni due mesi».

Stando ai dati forniti da Formula Ambiente e Pulchra Ambiente che si occupano del servizio di igiene urbana in città, a ogni intervento vengono rimossi circa 25-30 metri cubi di rifiuti, per un totale di cinque tonnellate di rifiuti rimosse mediamente. E non senza problemi.

In un’occasione, un operatore è stato anche picchiato da alcuni soggetti che non hanno gradito la rimozione di alcuni rifiuti, forse destinati alla vendita. «Ma adesso basta, non possiamo andare a pulire ogni giorno assecondando questo comportamento. Per questa ragione, siamo al lavoro con le forze dell’ordine per trovare delle soluzioni che risolvano in maniera più drastica il problema, come ad esempio il sequestro dei mezzi utilizzati». Oltre a questa strada, l’assessore annuncia che presto sarà ripristinato il servizio di videosorveglianza e che la tolleranza, nei confronti di questi soggetti, resta pari a zero.

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