Matteo Salvini nel comizio a Pescara (foto di Giampiero Lattanzio)

CRISI DI GOVERNO

Salvini a Pescara: "Mi candido a premier, italiani mi diano poteri" / VIDEO

Bagno di folla per il leader della Lega tra applausi e selfie: "Taglio tasse e quota cento, dateci la forza per farlo

PESCARA. «Chiedo agli italiani se vogliono darmi pieni poteri per fare le cose come vanno fatte». Lo ha detto Matteo Salvini parlando con i giornalisti al termine del comizio a Pescara. «Se mi candido premier? Quello sicuro», ha risposto ancora il ministro dell'Interno.

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Bagno di folla per Matteo Salvini appena uscito dall' hotel Carlton di Pescara dove ha atteso di recarsi a piedi allo stadio del mare di Pescara per l'incontro pubblico programmato. Stretta di mano e selfie, a decine, applausi e incoraggiamenti: «Non mollare Matteo» , gli èstato gridato. Il vice premier ha incassato sorridendo e ha risposto: «Vedrai vedrai». Ad attenderlo in riva al mare circa 3 mila persone.«Noi guardiamo avanti e chiediamo agli italiani la forza di prendere in mano questo Paese e salvarlo, riportarlo dove i nostri nonni lo avevano lasciato».

«Dimostreremo se ci date la forza di farlo che si possono tagliare le tasse ai lavoratori italiani», ha detto Salvini dal palco di Pescara. «Quota 41 obiettivo dopo quota 100. Dopo 41 anni di lavoro deve esserci il sacrosanto diritto di andare in pensione», ha aggiunto. «Piuttosto che tenere fermo il Paese, diamo la parola agli italiani, che ci dicano cosa bisogna fare. E beninteso, non mi interessa tornare al vecchio, se devo mettermi in gioco con un'idea di futuro lo faccio da solo e a testa alta. Poi potremo scegliere dei compagni di viaggio, certo. Sfidiamo i 900 parlamentari a presentarsi in Parlamento settimana prossima e a giustificare lo stipendio che prendono», ha aggiunto Salvini.

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Matteo Salvini allo Stadio del Mare
L'intervento del leader della Lega davanti alla piazza pescarese nella giornata in cui viene ufficializzata la crisi del governo gialloverde (video di Giampiero Lattanzio)

«Deputati e senatori alzino il culo e vengano in Parlamento, anche la settimana di Ferragosto, se serve. Chi non viene è perché vuole tenersi la poltrona. I parlamentari della Lega sono pronti a venire in aula lunedì e poi anche sabato e domenica».