San Silvestro, arriva il sì per i ripetitori in mare

La Regione dà il via libera al progetto dell’università dell’Aquila per spostare le antenne su una piattaforma

PESCARA. La giunta regionale ha dato il via libera allo spostamento delle antenne di San Silvestro in mare, su una piattaforma a largo della costa pescarese. Ieri mattina, la Regione ha adottato, senza renderlo esecutivo, lo studio di fattibilità presentato nel luglio scorso dal dipartimento di Ingegneria elettrica e dell'informazione dell'università dell'Aquila.

Lo studio redatto dalla Regione e dal docente Fabio Graziosi era stato illustrato quest'estate durante un consiglio comunale a cui avevano partecipato anche circa 200 residenti di San Silvestro che convivono da sempre con i ripetitori. Adesso, quel progetto che prevede di delocalizzare tutte le antenne in mare, finirà sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico: venerdì il sindaco Luigi Albore Mascia sarà a Roma per presentare il documento all'ingegner Troisi, responsabile nazionale del piano di assegnazione delle frequenze. A Trosi, il sindaco chiederà di inserire la nuova localizzazione nello stesso piano.

Il piano redatto dall'università dell'Aquila prevede di spostare tutte le antenne a una quota di quasi 100 metri dal livello del mare per garantire una completa copertura del servizio su piattaforma off-shore e che, probabilmente, risolverebbe il problema dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici grazie alla distanza dalla costa di alcuni chilometri. Inoltre, la delocalizzazione è compatibile con l'introduzione del sistema analogico.

«L'approvazione della delibera regionale con la quale è stata sancita la delocalizzazione delle antenne di San Silvestro sulla piattaforma», ha commentato il sindaco, «segna l'inizio di un percorso importante per la città, iniziato con la riunione in Comune del luglio scorso: un percorso teso allo spostamento degli impianti radiotelevisivi dal sito collinare».

«Insieme all'università», come aggiunge Lorenzo Sospiri, consigliere regionale e comunale, «sono state effettuate verifiche di tipo elettromagnetico anche per accertare eventuali effetti sulla fauna ittica e, quindi, sono state eseguite prove per accertare quali disagi avrebbe arrecato l'operazione in termini di ricezione del segnale sulla costa da parte dei cittadini. Gli studi hanno confermato la fattibilità della proposta».

Sulla costa ci sono già piattaforme off-shore utilizzabili, della grandezza di circa 600 metri quadrati, e l'ipotesi messa a punto prevede il posizionamento delle antenne a circa 100 metri. Restano, adesso, da chiarire vari aspetti che vanno dalla realizzazione ai tempi e ai costi.

Intanto, venerdì, Mascia porterà il progetto delle antenne in mare nell'incontro previsto al ministero dello Sviluppo economico a cui parteciperà anche l'assessore al Patrimonio Eugenio Seccia. Il vertice era già stato fissato nelle scorse settimane e, ora, conclude il sindaco, «porteremo al ministero la delibera con la quale la Regione indica chiaramente la futura localizzazione degli impianti radiotelevisivi».

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