Sant'Andrea, in migliaia per i fuochi

Marineria sfida le onde per ricordare i caduti ma la statua resta in chiesa

PESCARA. È rimasta in chiesa, ieri, la statua di Sant'Andrea ma una delegazione della marineria ha sfidato le onde, con le vedette della guardia costiera, per gettare in mare due corone e ricordare così i caduti. Se il mare mosso, domenica, ha cancellato la processione delle barche con il santo, non ha fermato l'altra tradizione dei pescatori e l'assalto in spiaggia per i fuochi d'artificio.

L'uscita in mare si è svolta ieri mattina, 24 ore dopo la cancellazione della processione delle barche a causa del mare mosso. Sono stati l'ex assessore Riccardo Padovano e il pescatore Gabriele Correntini, accompagnati dalle vedette della guardia costiera, a gettare due corone in mare per ricordare i caduti. Una tradizione che ha resistito anche al maltempo.  Dalla serata, la festa in onore del santo protettore dei pescatori è proseguita tra le bancarelle del pesce fritto e la musica. 

Prima dei fuochi pirotecnici, che hanno portato in spiaggia migliaia di persone bloccando il traffico, sono stati i Dik Dik ad animare la festa. Un concerto con i ritmi degli anni Sessanta dal palco proiettati sul mare.  Ma il momento è stato più atteso è stato l'inizio dei fuochi pirotecnici. E ieri, a causa dei fuochi d'artificio, è stato un giorno con il ponte del Mare vietato a pedoni e ciclisti per motivi di sicurezza: guardare lo spettacolo dalla terrazza di Pescara è stato impossibile.

La chiusura del ponte è scattata alle 18 fino alle 2.  La processione delle barche cancellata per maltempo riporta indietro al 2005 quando è accaduta la stessa cosa. Stavolta, il programma prevedeva la processione in mare con l'imbarco della statua del santo sul peschereccio Emily C., che quest'anno avrebbe avuto l'onore di aprire il corteo. Ma il mare mosso, forza 5, ha impedito all'imbarcazione anche di uscire dal porto.

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