Ripascimento bloccato. I balneatori esclusi: la nostra spiaggia è salva

Scontro per la sabbia

Di Pasquale: «Lavori fermati da denunce inutili»

PESCARA. Si accorcia sempre di più la spiaggia di Porta nuova senza il ripascimento promesso e la sabbia che non c'è più diventa terreno di scontro per i politici che passano a scambiarsi accuse: al Pd che invoca le dimissioni dell'assessore all'Ambiente Isabella Del Trecco, risponde Mario Di Pasquale, consigliere di quartiere del Pdl a San Silvestro e presidente dell'associazione San Silvestro per la vita: «Esprimo solidarietà», afferma, «ai gestori degli stabilimenti balneari Mare Blu, Le Nereidi, La Caravella, La Zattera, Stella d'Oro, Il Corallo, Il Pirata e Ombretta per la sospensione del ripascimento della sabbia sulle loro spiagge. Bisogna però distinguere meriti e colpe di questo fatto».

Secondo Di Pasquale, «l'amministrazione, dal sindaco Luigi Albore Mascia all'assessore Del Trecco, hanno avuto il merito di essersi impegnati concretamente con lo stanziamento di oltre 160 mila euro; inoltre, preventive analisi della sabbia da parte dell'Arta hanno accertato la qualità prima dell'inizio dei lavori». Ma, adesso il risultato delle analisi pare opposto e da qui comincia l'attacco all'amministrazione dell'ex sindaco Luciano D'Alfonso: «Il ripascimento», osserva Di Pasquale, «è stato da troppi anni soltanto una proposta e mai realizzato dalle vecchie amministrazioni, composte da quelle persone che proprio oggi hanno causato il problema con le loro inutili denunce, e hanno il coraggio di chiedere le dimissioni dell'assessore. Questa volta», annuncia Di Pasquale, «daremo filo da torcere a questi politicanti che sanno solo urlare».

Messo nel dimenticatoio per quest'anno, del ripascimento se ne riparlerà l'anno prossimo: «L'impegno», dice Di Pasquale, «è quello di portare a compimento l'opera di ripascimento al massimo nella primavera prossima. Un'opera che si va ad aggiungere ad altri progetti finalizzati al miglioramento della nostra spiaggia, come passerelle pedonali all'altezza delle scogliere che partono dalla battigia o la copertura del fosso Vallelunga». Sul fronte dei balneatori, i più colpiti dal blocco del ripascimento e costretti a tenere decine di ombrelloni e lettini chiusi negli sgabuzzini anziché sulla spiaggia, Angelo Sissa, titolare del Pirata, afferma: «La nostra sabbia è pulita perché il ripascimento da noi non c'è neanche arrivato».

Sissa parla anche a nome degli stabilimenti Ombretta, Il Corallo, La Zattera, Perla d'Oro e La Caravella per rassicurare i clienti: «Dato che il ripascimento è stato bloccato per motivi di inquinamento e siccome corrono voci che la sabbia sia davvero sporca, vogliamo ribadire che il ripascimento da noi non c'è stato, quindi, la nostra sabbia è pulita». (p.l.)

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