Scooter di un pregiudicato dato alle fiamme: tre arresti

I fatti risalgono al 18 luglio nel quartiere Rancitelli. L'incendio su commissione in cambio di 50 euro e una dose di cocaina
PESCARA.Tre arresti per lo scooter Gilera GP 800 divorato dal fuoco con danni anche alla saracinesa di un vicino circolo ricreativo e ad un'auto in sosta. L'autore materaile, un 50enne pescarese con problemi di tossicodipendenza, è stato preso il pomeriggio stesso del fatto accaduto lo scorso 18 luglio. La polizia lo ha riconosciuto grazie alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza della zona. Una volta interrogato il soggetto ha raccontato di aver agito su commissione: in cambio di una dose di cocaina, un napoletano 41enne, da tempo residente a Pescara, gli aveva chiesto di dare alle fiamme la moto fornendogli lui stesso la bottiglietta di plastica piena di benzina. L'autore materiale del'incendio riportò, a causa della violenta vampata, anche una leggera bruciatura dei capelli.
Le indagini, però, proseguono e la polizia scopre che c'è un terzo soggetto coinvolto: un 39enne pescarese il quale a fronte di 50 euro chiede l'incendio al campano. Insomma, una catena di delinquenti in azione per vendetta.
Alla luce degli elementi raccolti dalla Mobile, il poubblico ministero, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza ed il pericolo di reiterazione del reato, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l’applicazione di misure cautelari a carico dei tre indagati, tutti pregiudicati e gravati da precedenti di polizia. Il Giudice Nicola Colantonio, ha disposto per i tre indagati la misura della custodia cautelare in carcere, contestando il reato di concorso in incendio.
Nella giornata di ieri la squadra Mobile di Pescara ha eseguito le misure cautelari in carcere: uno dei tre è stato localizzato a Mestre, e all’arresto hanno preceduto gli agenti del Commissariato del luogo, ad un altro l’ordinanza è stata notificata in carcere, dove l’uomo si trova recluso per una rapina commessa a Pescara pochi giorni fa, mentre l'ultimo era a casa a Montesilvano. Ora bisogna capire il movente.